Fino a quando i grandi paesi a democrazia storica non investiranno,
a prescindere, in metodologia/tecnologia della pace,
in strutture “scientifiche” di raffreddamento di conflitti,
(sempre prevedibili in base a una serie di costanti),
in nuove istituzioni per l’approssimazione di distanze,
la guerra sarà sempre in agguato,
perché, e oggi in Libia, rimane l’unica risposta, la più istintiva,
la più facile, sin dall’età della pietra, di fronte a una lite.
La guerra, è chiaro ormai a tutti, cova sempre
negli spazi dell’ingiustizia violenta dei tanti dispotismi,
spesso coperti, e a volte ammirati, questi signori despoti,
dal silenzio complice di governi pavidi,
esclusivamente per interesse di merce.Grandi sono quindi le responsabilità dell'ignavia democratica.
Eppure, nonostante tutto, l’impegno a difendere sempre
le vie della pace non può essere abbandonato,
mai, se vogliamo tenere alta l’idea e viva la speranza
di un’umanità intelligente e solidale.
Per questo i miei “principi fondamentali sono pace e non violenza,
lavoro e giustizia sociale, sapere e riconversione ecologica
dell’economia e della società”.
Per questo il mio “orizzonte è un mondo futuro non dominato
dalla forma di merce, nel quale il buon vivere sarà una funzione
della conoscenza, della sicurezza, della bellezza, della convivialità;
un mondo che metta in equilibrio città e campagna, ponendo
un limite secco all’ipertrofia del cemento e della chimica;
un mondo non dipendente dai combustibili fossili e dall’uranio;
policentrico e tutore della variabilità: genetica, delle civiltà
e dei linguaggi umani; capace di mettere al servizio di tutti
la scienza, la tecnologia, la rete.Un mondo in cui venga bandita
la miseria e la fame, e in cui la guerra diventi un tabù.”
E quest’altro mondo, in cui la pace è l’unica soluzione, è possibile,
anche se il nostro mondo è ancora funestato da guerre
e ingiustizie drammatiche. Per questo sono “contro la guerra”.
Per questo aderirò “ad ogni iniziativa pacifista, per la prevenzione
dei conflitti e per la loro negoziazione pacifica.”
Per questo sono “per il disarmo e per un rigoroso rispetto
dell’articolo 11 della Costituzione. per un sistema di difesa
su scala europea, che bandisca ogni forma di interventismo a sostegno
delle politiche seguite fin qui dall’Ue e dalla Nato”.
Per questo ho scelto Sinistra Ecologia e Libertà.
Per questo voglio difendere le mie/nostre idee.
O no?
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