C'è un'assenza curiosa, e, a mio avviso, colpevole,
in questi tempi di grandi cambiamenti in Europa,
nei confronti del tema dell'immigrazione.
E' l'assenza degli intellettuali.
Chi, infatti, tra gli intellettuali, si impegna a discutere
e a definire nuove soluzioni dinanzi alla fuga, questa sì epocale,
di migliaia di persone da fame e guerra,
verso le terre della "speranza"?
Chi, tra gli intellettuali, per esprimere solidarietà ai “disperati”,
risponde con saggezza e cognizione di causa
alla politica, rozza e volgare, del “fora dai ball”?
Chi, tra gli intellettuali, è disposto, per una volta,
a comprendere le ragioni dei “senza speranza”,
abbandonando gli insensati discorsi dell’integrazione?
E dov’è la voce dell’ Università italiana,
della nostra tradizione umanistica,
della nostra tradizione umanistica,
con la sua definitiva affermazione della dignità dell’uomo?
A molti non è dato sapere.
Se si esclude, cattolica o laica, qualche associazione di volontariato,
l’impegno culturale lungo la linea della civilizzazione della società
è ormai privo di militanti, ed è orfano di investimenti.
La società nel suo complesso è ingozzata di egoismo,
nella sua versione peggiore, oggi, del leghismo berlusconizzato.
Ma forse la causa/colpa è anche del sistema televisivo,
spesso esclusivamente impegnato a solleticare
le papille del divertimento, a scapito della informazione partecipata propria di una democrazia avanzata.
le papille del divertimento, a scapito della informazione partecipata propria di una democrazia avanzata.
Eppure, una volta, di fronte a drammatici problemi di massa (povertà, guerra), gli intellettuali rispondevano con prontezza
e rigore di riflessione, presentando ai governanti dell’epoca soluzioni pratiche.
e rigore di riflessione, presentando ai governanti dell’epoca soluzioni pratiche.
Nella prima metà del 500, ad esempio,
quando nella moderna Europa
quando nella moderna Europa
moltitudini di “vagabondi” d’ogni genere e parte
affollavano intere città,
affollavano intere città,
gli intellettuali di allora (Vives, De Soto, ed altri) aprirono
un grande dibattito per proporre soluzioni praticabili
sempre sulla base di un principio elementare:
un grande dibattito per proporre soluzioni praticabili
sempre sulla base di un principio elementare:
il rispetto della persona umana.
Rispetto, per troppo tempo, assente a Lampedusa.
O no?
Severo Laleo
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