mercoledì 27 marzo 2013

Pro memoria (non si sa mai)




Il Parlamento è il luogo della più alta libertà personale,
costituzionalmente garantita, di espressione e decisione.

Ogni Parlamentare (lettera maiuscola, non a caso), 
con la sua presenza e attività, ha il dovere di tenere alta 
questa eccezionale riserva di libertà di espressione/decisione.

La persona Parlamentare manifesta la sua libertà, 
all'esterno, in accordo con la sua interiorità, 
con parole e atti, comunque insindacabili.

Negli ultimi vent'anni il Parlamento è stato ridotto,
grazie a una legge porcata, da due capi-padroni voluta
(Bossi e Berlusconi), a spazio “pigiabottoni”, nell'interesse,
spesso esclusivo, del padrone dei “posti” in Parlamento.

Il voto “Ruby nipote di Mubarack” sarà la nostra, 
di tutti noi, indelebile vergogna dell’asservimento 
di un Parlamento agli interessi di una sola persona.

Il M5S è stato premiato soprattutto per la sua limpida battaglia
contro ogni disonestà. Con il M5S torna nella maggioranza
del Parlamento la libertà personale di coscienza.

L’indipendenza del  Parlamentare da ogni condizionamento,
di qualunque origine e natura, è fondamentale per l’esercizio
di una politica nell'interesse generale non asservita 
a qualche manovra di interessi egoistici e personali.

Il Parlamento è soggetto della politica, non oggetto; e la politica
scaturisce dall'esercizio delle libertà individuali di ogni membro.

Più è libero il Parlamentare più è libera la società; più si lavora
in libertà personale, più si estende la libertà di tutti.
E la trasparenza assoluta è la strada maestra per la libertà
di ogni cittadino.

Appena, per una qualsiasi ragione, per un caso anche nobile,
si obbedisce a un’autorità esterna al proprio libero convincimento,
la mia/nostra libertà viene uccisa.

Spero non capiti più. 

Gli italiani,  ha lasciato scritto Piero Gobetti, “hanno bene animo 
di schiavi”: ora, forse, anche grazie all'incontro 
tra le vostre oneste persone e la persona onesta Bersani, 
sarà possibile diventare un popolo di persone libere.

Forse una persona normale non aspetta altro.

O  no?
Severo Laleo



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