Scrive, senza peli sulla
lingua, con la consueta chiarezza d’ambiguità,
Angelo Panebianco sul Corriere nel suo editoriale dal titolo
"Il carro affollato del
potere":
“Nelle tribù
umane accade esattamente ciò che avviene nelle tribù
dei nostri parenti più
prossimi, gli scimpanzé. Dopo che un membro
del gruppo ha sconfitto
i rivali al termine di una dura lotta di potere,
diventando il maschio
alfa, o dominante, si mette subito in moto
un processo di
bandwagoning : quasi tutti gli altri membri della tribù
saltano sul carro del
vincitore, corrono a rendergli omaggio.
C’è però un’importante
differenza. Fra gli umani, nel bandwagoning
è sempre presente una
dimensione comica. Perché gli umani sembrano
obbligati a negare
la vera ragione per cui saltano sul carro
del vincitore, ossia il fatto che,
come tutti, tengono famiglia.
Sono costretti ad inventarsi i più nobili motivi,
dichiararsi
solennemente interessati solo al bene del Paese:
non lo fo per
piacer mio, eccetera.
È da quando Renzi è a capo del governo che, in parte
per le
circostanze e in parte per merito
suo, della sua bravura,
viviamo in un sistema politico praticamente senza più
opposizione.
Le più recenti ondate di bandwagoning , e
quelle che seguiranno,
rafforzano e consolidano questo nuovo carattere
della politica
italiana. Ciò porta con sé, oltre ad alcuni innegabili
vantaggi,
anche dei rischi. Rischi che riguardano sia il breve che il
medio
e lungo termine. I rischi di breve termine hanno a che fare
con le
politiche del governo. Renzi ha usato Berlusconi
finché gli è convenuto per
neutralizzare gli ultraconservatori
della sua parte politica (la Cgil, la
sinistra del Pd).”
Ho paura di non aver
capito. Ragioniamo insieme. Estrapoliamo
le verità di Panebianco in questo discorso.
1. La dura lotta (politica) per il potere è ancora quella
degli scimpanzé (in verità, nel valutare le umane insidie
di perfidia e violenza,
gli scimpanzé potrebbero non essere d’accordo).
2. La dura lotta (politica) per il potere è comunque affare
per maschi.
Vince il maschio Alfa.
3. Agli altri maschi non
resta altro se non il bandwagoning
con conseguente servile omaggio (agli
umani politici riesce benissimo,
specie se già asserviti in altre dure lotte per
il Potere).
4. Ma i maschi
(politici) umani sono ipocriti, ammantano il salire
sul carro del vincitore
di grandi ideali, mentre semplicemente
“tengono famiglia”
da buoni capifamiglia (maschi).
5. Renzi è un maschio Alfa, capace di usare ai
suoi fini di potere
gli altri maschi (Berlusconi,
il maschio per eccellenza!).
6. La “Cgil e la
sinistra del Pd” sono “ultraconservatori”
(ma se non omaggiano,
anzi ostacolano, il carro del vincitore forse
sono più avanti
nell’evoluzione bio-politica, perché rifiutano
comportamenti istintuali “ultraconservatori”).
Non riesco ancora a
credere al quadretto di Panebianco. Rileggiamo:
“Nelle tribù umane accade esattamente ciò che avviene nelle tribù
dei nostri parenti più prossimi, gli scimpanzé. Dopo che un membro
del gruppo ha sconfitto i rivali al termine di una dura lotta di potere,
diventando il maschio alfa, o dominante, si mette subito in moto
un processo di bandwagoning : quasi tutti gli altri membri della tribù
saltano sul carro del vincitore, corrono a rendergli omaggio. ”.
Non c'è dubbio: nelle tribù umane accade esattamente
ciò che avviene tra
gli scimpanzé.
Ma allora, se l’istinto del maschio scimpanzé nella lotta dura
del Potere è ancora vivo e vegeto con le
sue devastanti
conseguenze del bandwagoning, se Renzi e Berlusconi,
ognuno a suo tempo, sono maschi Alfa, la cultura non potrebbe
opporre, oggi, a quel
selvaggio istinto bestiale la parità di genere
nel Servizio e Cura del
Potere, anche fino a superare
la forma monocratica, derivante direttamente dagli scimpanzé,
con una più evoluta, sul
piano biologico e politico, forma duale?
E bicratica?
Forse tutta
l’impalcatura istituzionale oggi in discussione,
soprattutto con la nuova
legge elettorale, apertamente giustificata
dall’idea forte e
maschia di rendere subito visibile
il “vincitore”
da omaggiare, s’affida al neoscimpanzismo.
O no?
Severo Laleo
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