Leggo su HP:
"Oliviero Toscani contro Giorgia Meloni.
Nel corso di La
Zanzara, su Radio24, il
celebre fotografo attacca
la leader di Fratelli d'Italia: "Poveretta, lei è una
ritardata.
È brutta e volgare, mi dà fastidio la sua estetica.
È proprio
fastidiosa e quindi tutto ne risente, anche l'estetica".
Ecco un altro
esempio di violenza. Violenza reale. Quando non si ha idea
del
limite, quando non è stata
interiorizzata la cultura del limite,
questi sono gli esiti
esemplari.
Eppure, anche un
"rivoluzionario", in qualunque campo operi, ha da
rispettare
sempre un limite,
anche se solo "suo", anche se sarà comprensibile
solo nel
futuro. E questo per
continuare a essere una "persona".
Ma il "celebre"
fotografo sceglie di andare oltre il limite,
e dimentica il
rispetto per la "persona" per esaltare il suo "ego".
Non è perdonabile.
Forse ha ancora molto da leggere, studiare,
confrontarsi, imparare. E questo per ritrovare la
“persona”.
Sempre da HP è
giusto riportare la risposta di Giorgia Meloni.
"Il
radical chic (con tessera Pd in tasca) Oliviero Toscani,
fotografo di
Benetton, dice alla trasmissione "La Zanzara"
che io sono
"brutta e volgare", che "gli dà fastidio la mia
estetica"
e che "sono
ritardata" - ha scritto in un post su Facebook -
Non
risponderei a qualcuno che
disistimo così profondamente,
se non ci fossero in queste poche
parole
svariate forme
di razzismo viscerale. Razzismo contro le donne,
costrette -
indipendentemente da ciò di cui si occupano -
a dover rendere conto del loro
aspetto fisico. E, molto peggio,
razzismo verso il dramma di chi
soffre di disturbi
psichici.
Voglio dire che sono profondamente fiera che la mia
presenza
dia fastidio a
una persona così miserabile".
E qui il
"miserabile" di Giorgia Melone è davvero perdonabile.
O no?
Severo Laleo
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