Se ti capita di andare in libreria e di chieder il libro di Susan Okin,
Diritti delle donne e multiculturalismo,
gentile il libraio (si fa per dire!), consultato il suo display,
ti invita ad aver pazienza un po' di giorni,
solo il tempo d'obbligo tra ordinazione e arrivo in libreria.
Eppure premuroso, pronto a rispondere alla tua urgenza culturale,
ti accompagna a un mal posto scaffale,
e cortese soggiunge:
"Il femminismo è là, in basso".
Non più di una decina di testi in una libreria grandissima.
Questo è il nuovo clima.
Forse Verona è vicina.
O no?
Severo Laleo
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