sabato 27 luglio 2019

Lega, questione morale e... sorteggio


Il partito della Lega (per ora tocca alla Lega), già al governo di questo paese per anni con il Condannato, e ora di nuovo al governo con nuova odiosa aggressività (una costante da Bossi a Salvini), dovrà portare sulle spalle, non senza vergogna, il peso di una condanna per maxi truffa allo Stato almeno per 76 anni, tanti quanti servono ai nuovi e futuri dirigenti per restituire il maltolto.

E i dirigenti della Lega, vecchi e nuovi, marchiati da una condanna per truffa allo Stato, invece di chiudere baracca e burattini, continuano a presentarsi agli elettori per risolvere, da esperti truffatori, i problemi del paese.
Incredibile!
E parte di questo paese, oggi in democrazia grazie alle lotte e all'impegno di uomini e donne di retta condotta politica, con il voto,  con le quote del tesseramento e altro, nonostante gli illegittimi approcci con la Russia di Putin per tentare  di impinguare le casse del partito, incredibilmente, continua a dare fiducia e ai dirigenti vecchi truffatori e ai dirigenti nuovi, conniventi comunque in silenzio, in continuità tra loro, sia pure con responsabilità personali diverse. (Almeno per ora.)
Se persone di questo paese non trovano sconveniente affidare le decisioni di governo ai seguaci di dirigenti truffatori, è obbligo intervenire sul sistema di selezione dei governanti. Il voto purtroppo da noi si piega facilmente a ogni convenienza, al di là del rispetto di normali principi di civiltà.
Sì eleggano pure i rappresentanti del popolo con il voto da dare ai partiti, ai simboli dei partiti, ma una volta assegnati i seggi, si scelgano per sorteggio, in numero pari uomini e donne, partito  per partito, tutti i parlamentari da un elenco di persone con la "patente" di sicura probità morale e di sicura indipendenza personale, perché selezionate secondo criteri trasparenti, certi e verificabili.
Forse per il nostro paese, dove, specie tra i decisori,  i comportamenti truffaldini e mafiosi sono diffusi, non esistono altre soluzioni.
(Soprattutto dopo la facile resa, aggravata da opportunismo, del M5S, portatore inizialmente di gridata diversità, e di speranza di cambiamento, proprio dinanzi a situazioni eticamente indifendibili.)
O no?
Severo Laleo

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