parole per una "cultura del limite" a cura di Severo Laleo ... de tous temps penseurs, sages ou philosophes, ont cherché les moyens à s'opposer à la démesure (hybris) ... les convivialistes
martedì 17 settembre 2019
Le parole sono (spesso) la persona
Nel 2012, Renzi si presentò al popolo delle primarie (vinse il mite Bersani) con un suo documento "IDEE".
Noi lo si lesse. 😉
Il capitolo 12 e ultimo delle “Idee” si chiudeva con queste parole:
“Il programma di Matteo Renzi sarà presentato alla Stazione Leopolda di Firenze, due settimane prima del voto delle primarie.
Ciò che importa fin d'ora è che tutti quelli che contribuiranno
a questo percorso condividano l’ambizione di non porsi limiti.
Come dice il saggio, anche un viaggio di mille chilometri inizia con un singolo passo.”
2012: ecco le parole, ecco la persona. “L’ambizione di non porsi limiti” stride con qualunque idea di confronto politico, di mediazione, di prudenza, di saggezza, ed è pericolosa, e insieme violenta, specie se è la cosa "più importante".
Travolge tutto.
E’ pur vero che “il cammino s’apre camminando”, ed è giusto che ognuno abbia la possibilità di avviare un “suo”cammino, ma senza una meta definita, senza un traguardo trasparente, senza la misura dei passi,
senza il tracciato di strada,
senza il senso del limite, ma con l'unica ossessione dell'ambizione, si rischia di vagare al buio nei meandri del Potere.
O no?
Severo Laleo
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