Una fondamentale lezione/riflessione ha lasciato a noi, persone europee, con profondità di pensiero e chiarezza di parole, Stefano Rodotà quando assegna al nuovo millennio l'inizio della "rivoluzione della dignità".
"Se voi leggete il preambolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea -scrive Rodotà- , trovate un’affermazione molto impegnativa: «l’Unione pone la persona al centro della sua azione». Ma non è una persona qualsiasi: è la persona qualificata e individuata in primo luogo attraverso la sua dignità. Voi vedete che c’è una trama ricca dietro il discorso sulla dignità: c’è la libertà, c’è l’eguaglianza, c’è la libera costruzione della personalità, e dunque dell’identità di ciascuno di noi, c’è l’autodeterminazione. È un crocevia, la dignità, che ci consente di guardare più a fondo nel sistema giuridico e nell’organizzazione della società e questa associazione con altri riferimenti, con altri principi, ci aiuta a cogliere meglio il tema della dignità."
Eppure, proprio in Europa, Sunak, un uomo d'affari e di governo, rilancia, seguito senza vergogna dal governo italiano, la sua idea di "deportazione" di persone in centri esterni di accoglienza e rimpatrio (Ruanda, Albania). E chiarisce: «Dobbiamo interrompere il modello di business delle gang criminali, decidere noi, non loro, chi entra nel nostro Paese. E se questo ci richiederà di aggiornare le nostre leggi e di avere conversazioni a livello internazionale per creare un framework sull’asilo politico dobbiamo farlo. Dobbiamo applicare il radicalismo al tema dell’immigrazione illegale e non mettere la testa sotto la sabbia. Andate a Lampedusa, dove il 50% degli immigrati è arrivata quest’anno: non è più sostenibile, non è corretto ed è immorale».
E così, per una torsione "radicale", immorale diventa l'arrivo, e non la deportazione, di chi fugge dagli stenti per un'altra possibilità di vita.k
Il progetto di Sunak, e dei suoi seguaci entusiasti, incoraggia, senza più remore morali, un passaggio pericoloso e decisivo verso l'annullamento della "civiltà della persona": a chi fugge dagli stenti viene negata la "dignità".
Secoli di cultura umanistica e scaffali pieni di testi etico-giuridici e costituzionali, con dichiarazioni solenni incorporate, vengono ignorati/cancellati trasformando la persona, e la sua dignità inviolabile, in un oggetto/pacco postale extraeuropeo trasportabile ad libitum fuori d'Europa. Ecco il conservatore Sunak, difensore della patria! Ecco i suoi patrioti alleati: una tristezza infinita!
O no?
P.S. La storia del mondo è anche una storia dolorosa di migrazioni: forse è ora, se non si vuole negare la civiltà europea, di garantire/restituire dignità a chiunque migri.
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