Viviamo in tempi davvero miserandi, soprattutto in ambito politico, un po' dappertutto nel mondo, sia per la dimensione etico-culturale (schiava ormai di parole e proposte violente, specie contro i migranti: Trump su tutti, almeno nelle democrazie occidentali, e Sunak, e Meloni, e Orban, e... ), sia semplicemente sul piano dell'immaginazione/comunicazione.
E ancora più miserandi sono questi tempi, se un'immaginazione/comunicazione sguaiata e una rovinosa débâcle etico-culturale si accompagnano a pensieri sempre più insistenti di guerra.
Ma che è successo così improvvisamente all'Europa? Perché in politica la smania di "apparire" forti e sicuri di sé è diventata così sfacciata, oltre il senso comune del rispetto, fino al limite della decenza?
Ed ecco Macron "farsi vedere" tutto intento, muscoloso (non sarà mica una risposta al "femmineo" di quell'acuto senatore dei Fratelli d'Italia?), nell'atto di dar pugni a un sacco...dopo aver parlato di invio di truppe in Ucraina! Non era forse di Putin la propaganda muscolare? Deprimente, molto deprimente!
Resisteranno gli altri capi di governo in Europa, uomini e donne, a tenere un profilo pensoso dei problemi della collettività? A comportarsi con dignità almeno pari alla gravità delle situazioni? Si può avere qualche dubbio: comportamenti sguaiati istituzionalmente sono diffusi un po' dappertutto. (E viene in mente ancora la prova di penoso cabaret della nostra Presidente del Consiglio nel suo comizio finale in vista delle elezioni regionali in Sardegna; e, da ultimo, il suo gioco delle faccette alla Camera.)
Intanto, insieme ai muscoli di Macron, appaiono sempre più insistenti in Europa pensieri e parole di guerra. Si vogliono addirittura preparare i "civili" - proprio così si legge, i "civili"!- all'idea della guerra. Si dimentica facilmente, troppo facilmente, che l'umanità si può esaltare soltanto nella ricerca della solidarietà nella pace, nel convivere "senza massacrarsi". Non esiste altra possibile umanità futura!
Qui comunque si vuole continuare a credere (almeno a sperare) che il mondo delle persone immerse nell'agire/fluire quotidiano sia più avanti, per senso di civiltà/pace, di tanti giocatori della politica.
O no?
Severo Laleo
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