giovedì 5 dicembre 2024

La plutocrazia "senza limiti" è ora al potere: Musk e la giudice

 Leggo dal Corriere della Sera questa notizia: "Il tribunale del Delaware,
negli Stati Uniti, ha stabilito per la seconda volta che la retribuzione
da 56 miliardi di dollari percepita da Elon Musk in qualità di
amministratore delegato è «eccessiva e ingiusta». La giudice
Kathaleen McCormick della Court of Chancery, una corte di equità
che si occupa di diritto societario, ha deciso di bloccarlo.
Una decisione già decisa in un primo momento
a gennaio, ma qualche mese dopo - a giugno - il maxi stipendio
era stato ripristinato su decisione degli azionisti della casa
automobilistica americana."

Non è una notizia di poco conto, eppure la stampa -in assenza
di dibattito pubblico- non ha dato la giusta importanza a questa
notizia e non ha prodotto riflessioni di più ampio raggio, forse
anche perché la ricchezza "senza limiti" da molti, da troppi,
se non da tutti, è vista ormai solo come un fatto "privato",
e conseguenza di un "personale successo" (e quando c'è il denaro
-scriveva già Vives nel 1500- chiunque diventa un "re"!)*

Al contrario, mai come ora, sarebbe necessario aprire una battaglia
culturale, e insieme etico-politica, proprio contro i sostenitori
dell'"eccesso" soprattutto in campo economico, perché la storia recente,
e non solo, insegna quanto siano pericolose per la democrazia
le concentrazioni di ricchezza nelle mani pochi. Specie se questi pochi
"investono" quantità enormi di denaro nella corsa per raggiungere
il "potere", quel potere che rimane ancora un potere di "uno".
Non si è molto lontano dal vero se si afferma che la "plutocrazia"
oggi, ad esempio, è al potere negli Usa, grazie a un voto popolare.
Vien da chiedere: dov'è la "cultura del limite"
se il popolo, in una democrazia, vota, liberamente (!?),
con la consapevolezza di affidare il "potere" a chi ha provato
e prova ad andare, in più campi della vita, oltre ogni limite,
quel limite pur imposto da norme civili e di legge?

Sempre dal Corriere si apprende che nel confronto Musk/Giudici
la maggior parte tra fan e utenti social "si è scagliata con una serie
di insulti contro la magistratura", contro cioè chi (giudice) ha ancora
un'idea dell'esistenza di un limite anche in campo di "retribuzione",
definendo appunto la somma di 56 miliardi di dollari "eccessiva
e ingiusta"!

E si aggrava il problema dell'"eccesso" di fronte a una situazione
in cui all'ampliarsi delle ricchezze non ci si vergogna a rendere
più lieve la tassazione!

Senza cultura del limite non esiste democrazia: la democrazia potrà
continuare a vivere solo se si definisce un limite alla povertà
e un limite alla ricchezza, perché chi possiede troppa ricchezza
ruba la libertà a chi possiede il nulla o il troppo poco.
O no?
Severo Laleo

*A proposito del potere del denaro, si legge in Vives:
Chi è riuscito ad accumulare denaro  è un sapiente, 
un signore, un re, un uomo di grande e ammirevole 
giudizio; al contrario chi non ha denaro, l’uomo povero, 
è un idiota, da disprezzare, a stento un uomo.".





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