Oggi, 5 Aprile, è un giorno da ricordare.
Lascerà, questo 5 Aprile, un nero segno profondo
nella storia della nostra democrazia.
Perché? Perché il Popolo della Libertà e la Lega,
con perversa e deliberata consapevolezza,
hanno ucciso la libertà della Camera,
del suo essere, cioè, l’espressione più alta dell’esercizio
del libero convincimento di ogni ONOREVOLE.
314 (dis)onorevoli deputati, non per disciplina di partito,
ma per ubbidienza, personale e interessata, nei confronti di due Capi,
il capo Bossi e il capo Berlusconi, hanno, in pratica,
sostenuto, e quindi votato, senza vergogna, ma con lucro,
che Ruby è la nipote di Mubarak!
E’ stato superato il limite sostanziale della decenza,
è stato superato il limite del ruolo di rappresentante del popolo.
La dittatura fascista fu la dittatura tragica di un uomo e dei suoi complici,
la dittatura di oggi è la dittatura di avidi vassalli al servizio di due padroni.
Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia,
è tempo ormai di una vera rivoluzione liberale,
da sempre assente nel nostro paese.
O no?
Severo Laleo
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