Grillo pare abbia
personalmente –è un suo vanto- controllato l’ ”onestà”
delle/dei candidate/i al Parlamento. E
non solo. Bene (anche se…).
Ogni Parlamentare del
M5S ha, dunque, un’ ”onestà”
certificata.
L’onestà, nella
vita quotidiana, è la qualità di una persona di comportarsi
con lealtà, trasparenza,
sincerità, rettitudine, libertà di coscienza.
L’onestà, nell’esercizio di una
funzione pubblica, è la qualità di una persona
di comportarsi con
rispetto delle leggi e dei regolamenti,
con responsabilità
(senza mai abdicare al diritto di critica e di conflitto
per il cambiamento), con
indipendenza di giudizio, nell'interesse generale.
La persona con il dono
dell’onestà non può soffrire
“dipendenza”,
di qualsivoglia natura e
condizione, da niente e da nessuno.
Non può mai essere
“dipendente”, la persona munita di onestà.
Ora, è possibile
chiedere all’ “onestà” certificata dei
Parlamentari M5S
di comportarsi nei
confronti delle istituzioni repubblicane senza onestà?
L’onestà è per sempre, altrimenti
non è.
O no?
Severo Laleo
P.S. Undici deputati del
M5S dell’Emilia Romagna dichiarano:
“Con noi entrano in Parlamento e nei
palazzi romani i cittadini, noi saremo
il loro occhio e la loro voce, nell’onestà e nella trasparenza; saremo
propositivi
e costruttivi seguendo i binari dettati dalla nostra Carta più
importante:
la Costituzione della Repubblica italiana”.
Questo sì è un parlare onesto.
Ed è credibile: una rivoluzione di semplicità.
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