C’è qualcosa di sempre, di immodificabile, quindi di
vecchio, quasi a “verso”
obbligato, qualcosa di stantio muffigno, e ora persino maleodorante,
nei ripetuti incontri tra gli statisti Renzi e Berlusconi.
E’ la costante del maschilismo puro e duro, per nulla
scalfito da obblighi
di quote rosa o da impegni per la parità di genere,
strombazzate,
queste ultime novità, a ogni piè sospinto, solo là dove la
gestione del servizio
del potere è trasparente, in qualche modo, e
controllabile e aperto a tutti.
Ma, quando si tratta di combinare accordi, pur non richiesti
dal “popolo”,
per il futuro assetto costituzionale dell’Italia, e magari per
gli interessi elettorali
e privati di una ditta con nome e cognome, nel più eclatante
dei conflitti
di interesse e nel più disonorevole dei contratti, se disonorevole
è la fedina
penale, la più disonorevole possibile per credibilità pubblica, di almeno
un contraente, fedina sciacquata e pulita, a dire anche dei “nuovi” statisti,
dal voto degli italiani, allora, proprio quando si tratta di combinare accordi,
il cerchio si chiude, immancabilmente, intorno a pantaloni di grisaglia “classici”,
a riga perfetta, e a blue
jeans scanzonati, senza riga.
Nell'assenza totale, non registrata dalla stampa “democratica”,
non contestata
dal “democratico” Pd, dell’occhio indiscreto, e forse
inaffidabile a quel livello
di statisti, di una qualche donna. Nemmeno una Serracchiani!
E così ti capita di vedere vecchi mal vissuti, quelli comunque da rottamare
in qualsiasi altra
situazione di/per propaganda, diventare padri di una Patria,
ma, forse per
vergogna, solo nel segreto di un colloquio.
Berlusconi e Letta, ultrasettantenni, già generazione
da boom,
sorretti dal “giovane” Verdini,
da una parte, e la generazione “nuova”
dei quarantenni, figli comunque
del ’68, ma, per ironia della
storia,
a travolgente ambizione di potere, dall'altra: e l’Italia di sempre
torna vittoriosa
nel canto dei galli senza un minimo cambiamento.
Il dominio maschile è immarcescibile. E non cambia “verso”.
Chissà, forse un incontro, anche senza streaming, tra Rosy Bindi
e Berlusconi non avrebbe generato sospetti di inciucio.
O no?
Severo Laleo
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