Perché mai una
persona “normale”,
cioè semplicemente libera,
civile, autonoma, indipendente,
responsabile,
secondo Costituzione, in quota parte,
dell’intera sovranità
popolare,
perché mai una
persona con questo essenziale patrimonio culturale
e politico, in una parola, una persona semplicemente onesta,
perché mai, in
Campania, per il governo di una regione
tra le più popolose
e importanti del Paese,
perché mai dovrebbe votare per la lista di Stefano
Caldoro
o di Vincenzo
De Luca?
A leggere il Fatto
Quotidiano.it nelle liste dei probabili governatori
è possibile
incontrare: “Indagati, imputati,
condannati. Trasformisti
incalliti. Trasformisti dell’ultima ora. Ex cosentiniani, ex fascisti.
Familiari di inquisiti per camorra. Gente
indagata per voto
di scambio. Personaggi arrestati e sotto processo.
Leader
dell’ultradestra schierati nel centrosinistra. Ex sindaci di Forza
Italia
alleati del Pd. Ex sindaci del Pd in lista con Forza
Italia.
Ex sindaci furbetti che si sono fatti decadere per aggirare
l’incompatibilità.
E’ la carica degli impresentabili in Campania. I casi più discussi
imbottiscono le liste del candidato Pd Vincenzo De Luca.
Ma anche il
governatore uscente, l’esponente di Forza Italia Stefano Caldoro,
ha imbarcato di tutto, turandosi il naso. De Luca dice:
“Non abbiamo controllato”. Caldoro invece replica: “Sono garantista”.
Poi fanno a gara ad
accusarsi reciprocamente a chi ha messo
in campo le liste peggiori. Senza
dimenticare che il primo
degli impresentabili è De Luca, condannato in primo grado per abuso
d’ufficio per aver inventato
la figura del project manager del termovalorizzatore
di Salerno in modo da
favorire uno dei suoi più stretti collaboratori:
retribuito con
‘appena’ 8.000 euro netti, ma sarebbero stati molti di più
(circa 450.000 euro
lordi) se l’impianto fosse stato realizzato”.
Ma chi tra i potenti della
Politica si scandalizza? Nessuno.
Dal Segretario del Pd, l’inventore
del “cambiar verso”, il rottamatore,
ora si può dire, rapido e
presente contro i diritti dei deboli,
e lento e assente contro la
forza degli “impresentabili”, solo “imbarazzo”,
e dal candidato governatore
De Luca, a onore suo e della politica,
queste parole: “Nelle liste condannato indagato, ma quale cazzo
è il problema? Opportunità? Io per opportunità non voterei
nemmeno
Schifani o Lupi, eppure
stanno nella maggioranza. Che Paese di merda,
fanno venire proprio lo schifo.” Evidentemente, ognuno ha il suo "schifo".
E i limiti, sul piano
estetico, e soprattutto sul piano etico e politico,
sono saltati, non esistono più, non sono più riconoscibili.
E si è tutti senza limiti ormai, complice una generazione di innovatori
impauriti e senza voce nel Pd. A partire dal Capo, il decisionista pronto
agli abbracci. E ad abbozzare. Per vincere. Anche con le macerie.
sono saltati, non esistono più, non sono più riconoscibili.
E si è tutti senza limiti ormai, complice una generazione di innovatori
impauriti e senza voce nel Pd. A partire dal Capo, il decisionista pronto
agli abbracci. E ad abbozzare. Per vincere. Anche con le macerie.
Non è dato sapere se
in Italia sorgerà mai un fronte liberale
(nel senso
semplicemente del rispetto della Costituzione Repubblicana)
e di sinistra (nel
senso semplicemente dell’esigibilità del
diritto
alla dignità, al lavoro, alla salute, all'istruzione), ma, di certo, ora, subito,
in Campania, esiste una sola possibilità per voltar pagina: un voto,
forte e sicuro, guardando alla legge della morale e insieme al cielo stellato,
alla dignità, al lavoro, alla salute, all'istruzione), ma, di certo, ora, subito,
in Campania, esiste una sola possibilità per voltar pagina: un voto,
forte e sicuro, guardando alla legge della morale e insieme al cielo stellato,
un voto per segnare
una svolta, un cambio di passo, una nuova direzione,
un nuovo verso,
un nuovo orizzonte, a prescindere anche dal programma,
un voto, in breve, al M5S.
un voto, in breve, al M5S.
La Campania ha un bisogno vitale di una rivoluzione antropologica,
dopo gli ultimi tradimenti di imbarazzati
rottamatori ingordi di potere.
O no?
Severo Laleo
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