domenica 8 maggio 2011

E verranno a trivellar le menti…


La manifestazione No-trivelle day,  svoltasi, oggi, 7 Maggio,  a Termoli,
è stata una protesta motivata, responsabile e necessaria,
almeno per l’affermazione di un principio:
l’indisponibilità di un bene ambientale comune per fini di profitto.
Dal palco Lucio Dalla così ha espresso la sua rabbia amara:
"Non posso pensare che si sia presa una decisione del genere.
E' un provvedimento folle,
che arriva da gente senza scrupoli e senza amore per la propria terra".
Proprio così:  “gente senza scrupoli e senza amore per la propria terra”.
Anche se ognuno è libero di coltivare il “suo” amore,
non ha torto Lucio Dalla. E torto non hanno gli attenti abitanti dei luoghi.
Personalmente tifo per la vittoria degli antitrivellatori,
perché ancora provano gioia nel rapporto con la natura,
perché ancora si preoccupano della salute delle generazioni future,
perché ancora hanno un’idea del limite nell’offesa all’ambiente.
E vorrei tanto vederla questa vittoria, perché aprirebbe la strada
a una democrazia a felicità consapevole per tutti,
contro una democrazia a felicità arraffona per pochi.
Ma bisogna essere attrezzati per la vittoria,
perché viviamo tempi di danarismo avvilente.
Viviamo tempi nei quali, complice il berlusconismo,
l’ossequio al denaro e al successo e alle carriere d’ogni tipo
è senza limiti, e quindi foriero di una nuova idea di “libertà”,
di una nuova idea di “etica”:
la libertà d’impresa senza vincoli, e l’etica del fare.
Già immagino, se le menti si lasciano trivellare, i contatti del futuro.
Vedi quell’accanito oppositore, ora sul palco: con il tempo scenderà;
altrimenti, in un paese a civismo ridotto, a che servono i soldi?
a che servono i “posti”? a che servono le “gratifiche”?
E l’idea di una paga, dal nome sviluppo, per tutti
inviterà a riflessioni ardite sull’estetica delle trivelle al tramonto.
E la pratica del servilismo, tanto in auge in questi tempi di edonismo
di matrice berlusconiana, produrrà le nuove libertà dei  guadagni
senza i lacci e i lacciuoli ambientali.
Spero tengano duro gli antitrivellatori,
per la difesa dell’ambiente e delle nostre felicità.
E sappiano che oggi la Resistenza non è più sulle montagne,
la Resistenza oggi ha da vincere le sue battaglie nelle paludi degli affari.
O no?
Severo Laleo

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