Non pare sia diventata notizia il comunicato
stampa del senatore Salvatore
(è proprio il caso di dire!) Tomaselli pubblicato, senza pudore,
almeno ad analizzare toni e
termini del discorso, nel sito ufficiale del PD.
L'argomento del comunicato parte sì dall' "affare"
kazako, ma non per dare
informazioni nuove e utili alla piena conoscenza dei
fatti, nel rispetto
del dovere della trasparenza, al contrario, per accusare di
"farneticazione",
e di lesa
maestà nei confronti del Presidente della Repubblica, la senatrice
Laura Puppato, rea di “dissenso". Sì, di dissenso!
L'intemerato Salvatore (dell'integrità
del Pd) usa termini,
nei confronti della senatrice Puppato, persona di limpida
mitezza,
impensabili in un partito a
tradizione democratica, al punto
da meritarsi quest’ampia citazione: "Nel PD siamo ormai da tempo
ben
oltre la 'dialettica democratica interna'. I continui distinguo
di
parlamentari che da settimane votano in dissenso dai gruppi
su
determinazioni assunte, anche con grande sofferenza e dopo lunghe
discussioni
interne [forse è un po’ troppo], non
sono più sostenibili.
A
ciò si aggiunga il vero e proprio
delirio dei professionisti
delle
dichiarazioni che con cinismo e totale spregiudicatezza sparano
quotidianamente
contro il PD, il loro partito. Per ultima la dichiarazione
farneticante della
senatrice Puppato, che oltre a
sparare a zero
ogni giorno sul PD, oggi rivolge i suoi strali - non si capisce
sulla base
di quale autorità politica e morale - contro il Presidente della
Repubblica
a cui vengono addebitate 'parole non comprensibili' e addirittura
irrispettose della Costituzione, in relazione alla vicenda Shalabayeva…
Un
grande partito non può che reggersi che su vincoli di solidarietà
[un
esempio in questo comunicato] e di
maggioranza, regole elementari e civili.
Per
questo bisogna mettere fine all’attuale degenerazione, anche con scelte
conseguenti: vi sono in questo Pd, oramai, evidenti idee, stili
e
atteggiamenti del tutto incompatibili tra loro. Nessuno sforzo di ascolto
e di
disponibilità alla sintesi collettiva da parte di alcuni, ma tanti,
troppi
protagonismi individuali... Chi trova quotidianamente solo motivi
di
dissenso e di distinguo rispetto alle scelte del Pd ne tragga
le
conseguenze! Basta con rendite di posizione basate su una incessante
azione di
demolizione del partito e dei tanti che, con totale responsabilità
nei
confronti del Paese e non senza travaglio, sostengono l'azione
del
governo Letta". Proprio così!
Per fortuna (e l’onore) del Pd, la risposta
della senatrice Puppato torna ai
fatti
senza esprimere giudizi sul senatore Salvatore...di un Pd ostaggio, ora,
dall’interno
del Governo, di quel berlusconismo, purtroppo ancora dominante,
trasversalmente,
nella visione e nell’agire di molti, insofferente di regole, di
limiti, di trasparenza,
in una parola, di pratica democratica.
Qualche settimana fa, Giovanni De Mauro, direttore dell’ Internazionale
ha voluto riprendere, per la sua attualità, un passaggio di una dichiarazione
del 2009
di Veronica Lario: "...per una strana alchimia il paese tutto concede
a Berlusconi], tutto giustifica al suo imperatore. Mio
marito insegue
lo spirito di Napoleone, non
di un dittatore. Il vero pericolo è che
in questo
paese la dittatura arrivi dopo di lui, se muore la politica come temo
stia succedendo”.
Forse è proprio vero, la politica è
moribonda un po’ dappertutto!
Soprattutto a partire dall’alto.
O no?
Severo Laleo