Ha dichiarato Ermanno Olmi,
alla presentazione romana del suo “ Il villaggio di cartone”:
''Essere straricchi, sopra un certo livello, è un crimine
perché si sottrae ricchezza a molti''.
Non si può non essere d’accordo,
specie in questi tempi di danarismo avvilente,
sino all’escortizzazione dei corpi,
e di sottrazione di ricchezza al mondo del lavoro,
alle nuove generazioni precarie,
ai più poveri e più deboli. In una parola agli ultimi.
Eppure basterebbe disegnare un nuovo sistema fiscale,
insieme di prelievi e di interventi di solidarietà,
e stabilire, attraverso un intelligente gioco di aliquote,
mobili, e variabili secondo necessità,
sia dei limiti alla ricchezza,
sia dei limiti alla povertà.
Un paese forse è tanto più civile, in termini di relazioni sociali,
quanto più tenui e accettabili sono le disuguaglianze.
O no?
Severo Laleo
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