Si
è riusciti, anche a costo di sofferte divisioni
tra amici e
familiari, e "compagni",
a difendere la Costituzione
nella normalità di un referendum,
nella normalità di un referendum,
e ora due "capi di partito",
già a parole difensori della Costituzione,
già a parole difensori della Costituzione,
hanno in mente,
con un atto fuori norma di irremovibilità ignorante
con un atto fuori norma di irremovibilità ignorante
-nel
senso neutro del termine-,
di svuotare di fatto l'art. 92 della
Costituzione,
con il negare al Presidente della
Repubblica,
solo pro tempore Mattarella,
la facoltà di
"nominare" i ministri su "proposta"
del Presidente del Consiglio,
del Presidente del Consiglio,
riconoscendogli solamente una
semplice facoltà di "firma",
confondendo così, con
ingannevole forzatura,
le idee a tanti elettori.
La sovranità è vero appartiene al popolo,
ma questa sovranità deve
essere esercitata
nelle forme e nei "limiti" della
Costituzione.
E
il Presidente della Costituzione è garante
e ha il dovere di un suo rigoroso rispetto
e ha il dovere di un suo rigoroso rispetto
a
tutela sì di tutto il popolo!
O
no?
Severo
Laleo
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