Un po’ di memoria
religiosa, per restituire a Stefano la sua dignità:
"Stefano
(... – Gerusalemme, 36) -si
legge su Wikipedia- è stato il primo
dei sette diaconi
scelti dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli
nel ministero
della fede.
Venerato come
santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi,
fu il
protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per
testimoniare
la propria fede
in Cristo e per la diffusione del Vangelo.
Il suo martirio è
descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente
sia la sua
chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio,
avvenuto per
lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso
prima della
conversione.
La celebrazione
liturgica di Stefano è stata da sempre fissata al 26 dicembre,
subito dopo il
Natale, perché nei giorni seguenti alla manifestazione
del Figlio di
Dio furono posti nel
martirologio i comites Christi,
cioè i più
vicini nel suo percorso terreno,
i primi a
renderne testimonianza con il martirio".
Per Salvini,
ministro (davvero!), cattolico confesso (capace di sventolare
il rosario in un
comizio), vicepresidente del governo della nostra Repubblica
fondata sul LAVORO,
per Salvini S.
Stefano è una modalità
di apertura di giornata.
Per una preghiera?
No! Per un ricordo? No! Per un invito a...? No!
Solo per esporsi al
gioco “sociale” (e anche il termine sociale,
una volta pregnante, scivola verso
l’evanescenza).
Scrive, infatti,
oggi un ammiccante (ma chi sei?) Salvini:
“Il mio Santo
Stefano comincia con pane e Nutella😋, il vostro??”
Insopportabile!
O no?
Severo Laleo
P.S.
Molto si può
perdonare al M5S, ma il fatto di aver dato alla Lega/Salvini
la
possibilità di governare il
nostro Paese con sovrana volgarità
usando malamente i moltissimi
voti catturati a persone
di sinistra,
è imperdonabile.
O no?
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