Trovo sulla stampa, per la gioia di questo blog, la seguente dichiarazione
del sindaco di Milano, Sala: “Avevo fatto delle promesse che spero
di aver mantenuto. La prima: un’assoluta parità uomini-donne,
la volta scorsa era stata sostanziale. Ritengo normale
che sia così.”
Al di là della soddisfazione di aver mantenuto una promessa,
la dichiarazione del sindaco Sala assume un’importanza politica
notevole, perché alla “sua” decisione di scegliere sei uomini
e sei donne per la “sua” Giunta dà il carattere della “normalità”.
Ora, se il sindaco Sala riconosce la “normalità” della parità assoluta
uomini-donne, immagino potrebbe anche non essere contrario
ad una “norma” per la quale ogni sede di amministrazione/governo,
per legge appunto, debba essere a parità assoluta uominidonne.
In pratica, con la sua dichiarazione il sindaco Sala esplicitamente afferma
di non condividere l’idea e la prassi (per altro già limitata da vigenti
disposizioni) di lasciare alla personale decisione del “capo”,
magari illuminato, e sempre maschio (almeno in questa tornata
recente elettorale), la scelta di quanti uomini e quante donne
debbano entrare in Giunta/Governo, ma di ritenere “normale”
la parità assoluta uominidonne.
Una normalità forse da estendere (non esiste ragione per essere
contrari!) anche al governo nazionale, ancora così tanto dominato
da troppi maschi combattenti.
In attesa del bicratismo, s'intende (anche nella guida dei partiti)!
O no?
Severo Laleo
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