Negli Usa, alle elezioni per la Presidenza, si presenta il/la candidato/a Presidente insieme con la/il sua/o vice. La carica rimane tuttavia monocratica, perché l'idea diffusa, accettata quasi universalmente, è che a "decidere/comandare" deve essere "UNA/O"! È stato sempre così, dicono, da che mondo è mondo.
Ma perché è stato sempre così (o quasi)? Quale cultura è alla base di quest'"abitudine" nelle strutture di potere? Ho colpa a non conoscere risposte adeguate, ma è possibile pensare che tutto abbia avuto origine dal "duello" animale/umano tra maschi. Chi vince, da solo, comanda: di qui, probabilmente, scaturisce l'istituzione del "capo", la figura potente monocratica, in una parola, il monocratismo. Un'istituzione strettamente legata al fare maschile, al dominio patriarcale.
Si può riflettere per cambiare? Hanno i femminismi proposte di cambiamento?
Vedremo.
Intanto sempre più negli Usa si discute con preoccupazione dell'età di Biden, perché a Biden e solo a Biden è affidato il sacro scettro del Potere. Ma se si riconoscesse alla "coppia" Biden/Harris pari dignità e facoltà di potere, molto probabilmente il voto dei democratici sarebbe più sereno, sicuro e convinto.
La democrazia Usa potrebbe essere la più vicina a sostituire la guida monocratica con la guida duale, un uomo e una donna insieme, negli affari di governo.
Con gran vantaggio per la democrazia.
O no?
Severo Laleo
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