Il sole stamane splende sbilenco. Almeno qui a Firenze.
I portoni dei palazzi anni trenta, spesso a mezzogiorno
chiusi sulla strada, più volte s’aprono contro il solito.
chiusi sulla strada, più volte s’aprono contro il solito.
E il marciapiede offrono non al singolo frettoloso,
ma a coppie e gruppi chiacchieroni.
Si va al bar, si va a messa, si va al giardino, si passeggia, si sosta.
Eppure, se tu riuscissi dall’alto a disegnare il tranquillo
girìo di ognuno, annoteresti in mappa un unico nodo
d’incrocio per ogni percorso:
girìo di ognuno, annoteresti in mappa un unico nodo
d’incrocio per ogni percorso:
un nodo strano, non frequente di domenica: una scuola elementare.
Al di là della propria direzione, tutti passano per il seggio.
Si va a votare.
E trovi in fila il vecchio solo con il bastone, alto e sorridente,
una nonna stanca, seduta paziente ad aspettare il suo turno,
due giovani, alla soglia del seggio, giovani davvero, a sussurrare,
dolci e discreti, d’amore, un padre chiassoso
con due piccoli curiosi, la famiglia del colonnello Liberale,
al completo, nel silenzio del dovere,
con due piccoli curiosi, la famiglia del colonnello Liberale,
al completo, nel silenzio del dovere,
i due carabinieri serenissimi a vigilare,
e i giovani del seggio, attivi e timidi, tra schede cellulari e urne.
Ho votato. Quattro sì. Con una vogliosa illuminazione in mente:
l’Italia non è più fascista!
O no?
Severo Laleo
P.S.
E un amico di destra, ma di lontano, a conferma mi scrive:
“ho già votato per il rilevamento delle 11,
nonostante l'età e "lo acciacco" ......”
nonostante l'età e "lo acciacco" ......”
Ha funzionato!abbiamo una Italia che vuole dire la sua forte e chiara!!c'e speranza
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