La pubblicità è un tipo strano di comunicazione,
rende tutti più liberi e intelligenti,
ma solo con il trascorrere del tempo, quando diventa alla mente chiara,
dopo aver sedotto le visceri, la sua gratuità.
"Meno tasse per tutti" gridava da manifesti spaziosi, e dominanti di strada,
la pubblicità elettorale del Partito dell'Amore.
E il grido ti prende subito, ti chiude nel vicolo della tua riflessione,
e diventa comunque utile per te. E quale carezza molce, ma non sveglia.
Ma ora, di fronte alle manovre lacrime e sangue,
tutti registriamo quanto siamo stati "manovrati".
E nessuno proporrà più, a persone ormai esperte, "meno tasse per tutti".
Eppure, se non ti prepari fin d'ora una tua "corazza",
il meccanismo strano ti prenderà di nuovo.
Già si sa, anche quando il messaggio pubblico
vuol suonar la sveglia nella direzione giusta (forse).
Quante mamme, ad esempio, sono prese, dal "suggerimento" pubblico,
scritto a grandi lettere, in testa al bancone:
"…l’allattamento al seno facilita la perdita dei chili in più
accumulati in gravidanza", quando scelgono le pappine al supermercato?
Non si sa, ma i chili della gravidanza chiudono nel vicolo della riflessione
l'allattamento al seno, utile e sano per il bambino.
O no?
Severo Laleo
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