Abbiamo visto tutti, in Senato, il Ministro
dell’Interno
(pur responsabile –si fa per dire!- dell’annesso
Dipartimento
per le libertà civili –proprio così!- e l’immigrazione),
illustrare, incredulo e quasi offeso, con sguardo
corrucciato,
e con fare minaccioso, ma solo per procura,
l’informativa
della sua disinformazione (non siamo forse
nell’epoca della modalità
di evento“a sua insaputa”?).
E tornano in mente le parole, e tra qualche
anno sarà trascorso,
inutilmente, un secolo, di Piero Gobetti, a proposito
di padroni e schiavi: "Né
Mussolini né Vittorio Emanuele hanno virtù
di padroni, ma gli Italiani hanno
bene animo di schiavi".
E abituati a vivere, si può aggiungere, in
silenzio e spensierati.
In verità, in questi nostri tempi, gli Italiani
hanno più volte
indicato la strada di un cambiamento, e attraverso
una ribellione interiore e attraverso responsi
elettorali,
ma, purtroppo, anche se né i Bossi, né i Berlusconi,
né qualche suo, a sinistra, scalpitante e
ignaro epigono,
hanno mai avuto virtù di padroni,
rimangono comunque, sempre, gli Alfani
a dimostrare
ben animo di schiavi.
E abituati a recitare, si può aggiungere,
corrucciati la parte.
Senza conoscere limiti.
P.S.
Calderoli
è ora indagato per diffamazione: è una buona notizia,
dà il senso di una comune consapevolezza
del superamento
del limite della decenza. Forse un
ventennio di arrogante volgarità
e di servilismo corrucciato chiuderà
definitivamente i battenti.
O no?
Severo Laleo
Superficialmente abbiamo lasciato qualcun'altro far politica al posto nostro,
RispondiEliminasuperficialmente abbiamo lasciato, addirittura, che fossero loro a scegliere chi dovesse rappresentarci;
superficialmente ci ritroviamo ministri e "derivati" che abusano di potere;
e superficialmente politici che acquistano consensi con cattiveria (il razzismo come cattiveria è la più immediata)...
profondamente italiano, o no?
di quale Italia, non so!