domenica 12 luglio 2015

In Italia i “capaci” in politica sono tutti uguali: casta continua



Le seguenti, si racconta, siano affermazioni intercettate 
del Renzi: "Letta non è capace..." "proprio non è capace..." 
"Letta sarebbe perfetto per la Presidenza della Repubblica"...
"Berlusconi è con me".
È incredibile quanta "nuova" (eppure sempre antica) cultura 
(si fa per dire!) politica contengano queste confidenziali 
espressioni di un conversare tra amici! E che amici! 
Tutte persone in istituzioni! Istituzioni quasi al bar, 
o in simil sede. Assente Aidos

In breve: il Potere non è per le persone perbene 
(Letta, alla fine, non è "cattivo", sostiene il Renzi), 
né, è facile arguire, per le persone miti, alla Bersani
ad esempio. Il Potere è solo per i capaci.
La Presidenza della Repubblica può bene andare a Letta
cioè a un incapace, ma il Potere Esecutivo, no! 
Per il Governo servono (a chi?) persone capaci
I Renzi, i Berlusconi, ora anche i Verdini, i Napolitano 
(capace, capace, nonostante il bis alla Presidenza 
della Repubblica!),  e tutti quegli onorevoli, troppi, 
capaci di "cambiare", cioè di non rispettare gli impegni 
assunti con gli elettori su un programma abbastanza 
chiaro e preciso. 
Anche questa è una notevole capacità, soprattutto qui da noi, 
nel Bel Paese. E in politica le persone capaci, si sa, 
sono tutte uguali: senza specifiche competenze, 
ma pericolose per la democrazia. 
Casta continua.

O no?
Severo Laleo


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