La guida duale, di un uomo e una donna insieme, al vertice del governo
di un paese, è oggi in via di sperimentazione negli Stati Uniti.
A dire il vero, questo tipo di sperimentazione non nasce da un meditato
progetto politico-istituzionale, ma è un esito insieme del caso
e di una serie di congiunture favorevoli.
La più importante forse tra le congiunture,
almeno in questa situazione particolare della elezione della Presidenza Usa,
è da scorgere nella cultura politica della persona Biden, per storia, educazione,
ora anche per età, estranea non solo al narcisismo violento del Maschio Alfa
(ancora tanti in giro nei governi per il mondo!), ma anche al leaderismo
carismatico degli innovatori illuminati.
Nell’ascoltare la dichiarazione di Harris, la sperimentazione
di una “guida duale”, alias “bicratismo”, pare sia negli accordi
tra il Presidente e la sua Vice: una rivoluzione!
Eccole (da Open) le parole di Harris, gioiosamente sufficienti per capire
l’importanza dell’innovazione.
E l’intervistatore, che vuol capire fino in fondo il ruolo di Harris,
se di semplice silenziosa presenza impegnata in altri compiti,
è anche “cattivo” nella sua domanda alla presenza di Biden, perché afferma
quanto sia stato poco ascoltato Biden ai tempi della sua VicePresidenza
dal “suo” Presidente Obama; e Obama era un leader carismatico illuminato!
Chissà, forse sarà Biden, leader senza carisma, a tentare una “rivoluzione”!
O no?
Severo Laleo
Alla vice presidente Harris è stato chiesto invece se avrà un portfolio specifico da gestire, e se sarà l’ultima con cui Biden parlerà prima di prendere qualsiasi decisione. Harris ha risposto così: «Il presidente eletto, fin dal primo giorno in cui mi ha chiesto di far parte del ticket, è stato molto chiaro. Io sarò la prima a entrare e l’ultima a uscire dalla stanza. Quindi su tutte le questioni che riguardano la vita dei cittadini, noi saremo dei partner completi. Ci sarò su tutte le priorità, per supportare lui e il popolo americano».
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