La “gente” di Bossi e il “popolo”
di Berlusconi
(la Lega e il PDL non hanno mai conosciuto una vita democratica
al proprio “interno”, eppure la “gente” e il “popolo”
hanno affidato a dittatori interni, con una tragica
contraddizione,
la pratica della democrazia nelle istituzioni, e, per ultimo,
23000 preferenze di “popolo” hanno affidato al
consigliere Fiorito
l’onore di governare il Lazio; ma tant’è, così va l’Italia!),
la “gente” di Bossi e il “popolo”
di Berlusconi, riprendo,
ormai devono cedere il passo al “nuovo”, alla forza
dirompente, cioè,
dei “cittadini”, pronti, ora attraverso
il Movimento 5 Stelle,
ora attraverso il movimento “Adesso!” a governare l’Italia.
Ma che Paese è il nostro, così corrivo nel seguir Leader,
soprattutto se abili a intrattenere la “gente” con magiche
parole,
e così pigro nell’esercizio libero dei suoi diritti/doveri,
soprattutto nel reclamare gli spazi reali di democrazia,
a destra e a sinistra, e a centro?
La “gente” è delusa di Bossi, il “popolo”
è deluso di Berlusconi,
e molti, tra quella “gente” e quel “popolo”, pur delusi,
conservano, impenitenti, la caparbietà,
e ingrossano le fila dei “cittadini” di Grillo e di
Renzi,
già gustando, sedotti, “nuovi” trionfi e “nuove”
rivoluzioni,
sicuri, specie se “cittadini” lucidi per delusione,
di “rinnovare” sinistra e centrosinistra,
per l’ultimo definitivo inganno di questa Seconda Repubblica.
Forse, solo quando “gente”, “popolo” e “cittadini”
diventeranno “persone”, le “persone” dei referendum ultimi,
anche la democrazia della nostra Costituzione potrà
inverarsi.
O no?
Severo Laleo
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