In un governo d'obbligo del Presidente (è questa, ora,
la vera dimensione politica del prossimo
governo, un governo, cioè,
di natura istituzionale, che non nasce da un
libero accordo politico tra PD e PDL),
la presenza di SEL, al suo interno, sarebbe più utile
al Paese (utilità sociale, vorrei
precisare) con un qualche ministero
(ad es. l’istruzione ), perché consentirebbe,
a SEL, sia di rispettare, con senso
di responsabilità il dato elettorale (alla vittoria segue
il dovere di governare), sia di tener viva,
a livello esecutivo, la sua fondamentale funzione di sinistra:
·
di estendere la trasparenza agli atti di governo;
·
di controllare i bisbiglii per patenti e latenti
indigeribili "inciuci";
·
di dire la propria, di sinistra, anche là dove
non la si vuole ascoltare;
·
di marcare il territorio di governo con il proprio
profondo respiro di giustizia sociale;
·
di prendere le distanze pubbliche, e magari di
opporsi, dall'interno, agli “affari”
di governo;
·
di premere per inviare ogni decisione importante
al parlamento, ampliandone la funzione di dibattito
e di decisione.
Forse alla destra berlusconiana fa comodo
avere fuori SEL,
per avere più facile omogeneità centrista
nel veder passare
le sue proposte.
Vuole SEL
far regali a Berlusconi (e a quest’anomalia
italiana)?
Non è il caso.
SEL
deve essere così forte, nei suoi valori politici, da poter affrontare ogni
situazione politica, sempre con l’obiettivo
del cambiamento; per usare un'espressione
classica, tutto è possibile a chi è forte e ha ben chiari i principi di
riferimento,
perché omnia munda mundis.
SEL non
può ancora aver paura di sporcarsi le mani, la forza sta
–in questa data/obbligata situazione
istituzionale- nel camminare
in mezzo agli impresentabili e mantenere sempre alta la propria presentabilità.
E’
possibile. Dai SEL, è tempo ora di Governo.
O no?
Severo Laleo
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