Forse è improprio, ma vorrei comunque accostare due notizie, pur distanti
tra loro per ambienti e persone, solo perché consentono, queste
"notizie",
di svolgere una riflessione, con qualche serietà, sul danaro e
il suo uso,
in un'epoca, e si spera in un'inversione di tendenza, in
cui i "ricchi"
sfondati, pieni di soldi, andando oltre i limiti, in parole e in
atti,
proprio grazie all’uso del denaro, hanno avuto (in Italia,
Berlusconi)
o aspirano ad avere
(negli USA, Trump) anche il Potere in Politica.
Combiniamo le notizie.
In Italia è successo che il Senato ha approvato un emendamento
che fissa per tutto il personale e i consulenti RAI, senza
eccezioni,
un tetto massimo, in una parola, un limite, di 240mila euro, in
retribuzioni.
Si è quindi ritenuto opportuno e giusto porre un limite al
“guadagno”
in una struttura pubblica. E’ un fatto nuovo.
L'idea che si possa stabilire un limite ai guadagni/profitti
(si tratta per ora solo di dipendenti RAI) e che si possa in
teoria stabilire
un limite alla ricchezza attraverso, ad esempio, una politica
fiscale
tendente a tenere accettabili le differenze di
"fortune" tra le persone,
spinge a guardare con ottimismo al miglioramento della qualità
della vita
e delle relazioni tra le persone.
Pare su questo d'accordo Bill
Gates, ed è l'altra notizia,
ripresa dal Corriere. "Signor Gates, cos’è il denaro per lei?
E che
significa essere l’uomo più ricco del mondo?
Sente una responsabilità
in più? «La risposta non può che essere
a due livelli. Il primo è che mi sento
incredibilmente fortunato
perché posso fornire ai figli una buona
istruzione e ogni aiuto
senza dovermi preoccupare dei soldi: e
questa è una vera
benedizione. Il
secondo livello è che Microsoft ha guadagnato tanto,
che la maggior parte dei miei soldi, direi
oltre il 95 per cento,
non è necessaria per sostenere le spese né
della mia famiglia né dei miei figli.
E quindi ho la possibilità e l’opportunità
di restituire questo denaro
alla società, per accelerare l’innovazione
a favore dei più poveri»".
Indirettamente, al di là del quantum, Bill Gates riconosce l'esistenza
di un limite al possesso/uso di danaro per vivere,
se il 95% dei suoi soldi non è necessario alla "vita" sua
e della sua famiglia. E ritiene quindi opportuno (giusto?)
"restituire”
il denaro in più, oltre il limite, a chi ha bisogno urgente per continuare a
vivere.
Per miglioramento della qualità della vita e delle relazioni tra le persone.
Se la cultura del limite riuscirà a portare a ragione anche il
capitalismo,
forse il futuro sarà sempre meno violento e drammatico per gli
ultimi
della terra.
O no?
Severo Laleo
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