Parole ambigue/inaccettabili e un'assenza imperdonabile (del tipo: io non scappo mai!) chiariscono, senza ombra di dubbio, la scelta di parte e non di Stato di questa Presidente del Consiglio.
Non risulta chiaro perché, contro ogni indicazione storica, politica e giudiziaria, scelga questa Presidente del Consiglio di "confondere/imbrogliare" il popolo italiano, anzi la sua Patria, attribuendo la strage di Bologna al "terrorismo" e basta. Perché? Ignara o ostaggio? O sa altro?
Chi ha scritto, e forse imposto, quel testo?
Se è stata lei a scegliere le parole o se anche ha accolto senza opporsi le parole di altri, credo abbia ragione Bersani: [Sulla strage di matrice neofascista di Bologna] "C’è una saldatura della verità storica, politica e giudiziaria. Se una persona non è in grado di riconoscerla, non merita il rispetto degli italiani, quand’anche fosse presidente del Consiglio".
Si è toccato il fondo: questa sguaiataggine istituzionale è senza ritorno e forse apre la strada alla fine di questo governo. Irrimediabilmente.
O no?
Severo Laleo
P.S. Le parole ambigue di Meloni hanno subito aperto la strada a dichiarazioni di stravolgimento della realtà storica e giudiziaria, prima nette, poi peggio che ambigue, da parte di De Angelis, dichiarazioni cmq inaccettabili per un portavoce di un Presidente di Regione. Credo sia utile riportate ancora una volta le chiare parole di Pier Luigi Bersani: "Lo squillo di tromba di Marcello De Angelis non rimarrà isolato. La studiata ambiguità della dichiarazione per il 2 agosto del presidente del Consiglio conteneva un messaggio che solo le anime belle non hanno voluto vedere: lasciare aperto il vaso di Pandora delle falsità nere mentre finalmente la verità giudiziaria si afferma".
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