La Fiat,
in Italia, rappresenta la modernità, il futuro,
l’avanguardia della tecnologia, e, insieme, la creatività “nostrale”,
tipica dei nostri territori, provinciale, quasi un’indicazione geografica protetta
(IGP), a mo’ di “melannurca”: ha creato, di fatto, la Fiat,
grazie a una managerialità padrona, pur in tempo di clima elettorale,
gli stipendi garantiti senza lavoro, anche se solo per 19 operai a targa FIOM.
l’avanguardia della tecnologia, e, insieme, la creatività “nostrale”,
tipica dei nostri territori, provinciale, quasi un’indicazione geografica protetta
(IGP), a mo’ di “melannurca”: ha creato, di fatto, la Fiat,
grazie a una managerialità padrona, pur in tempo di clima elettorale,
gli stipendi garantiti senza lavoro, anche se solo per 19 operai a targa FIOM.
La novità è grossissima, originalissima, ma desta
scarso dibattito. Anzi silenzio.
I “padroni”,
si sa, sono per la libertà, e non tollerano condizionamenti esterni.
E padroni sono
molti giornali, se lasciano il racconto nella cronaca.
E padronali
sono anche le parole di qualche partito,
se non sceglie subito la lotta.
se non sceglie subito la lotta.
E padronale
è il silenzio dei sindacati del lavoro,
se la solidarietà scordano.
se la solidarietà scordano.
E impotente e padronale
discorre di dignità la Ministra del Lavoro Fornero.
Solo la FIOM
s’indigna e chiede l’intervento delle Istituzioni.
Ma niente cambia, per ora.
Perché il nostro è ancora un paese a democrazia vaga.
Perché il nostro è ancora un paese a democrazia vaga.
E come potrebbe essere diversamente, se a
costruire la democrazia, in Italia,
e a svolgere i controlli della democrazia, sono partiti
che non conoscono,
e non praticano, al proprio interno, la democrazia?
Anzi i “soci” di partito spesso si affidano
allegramente a un “padrone”,
meglio se ricco o di alto nome.
E ogni partito, con qualche rara importante eccezione, ha il
suo padrone.
E ogni padrone
di partito propone tutto e il contrario di tutto:
una pratica facile da apprendere, anche per professori
di serietà.
Perché i padroni
comunque amano la libertà, di
comandare e di decidere,
per il bene dei fedeli sostenitori.
Eppure quei padroni, sia pure grazie ad alleanze,
avranno domani il compito
di servire le istituzioni. E’ mai possibile?
di servire le istituzioni. E’ mai possibile?
Forse il Paese che ha manganellato a morte Piero
Gobetti,
in assenza di un ravvedimento operoso,
continuerà ancora a carezzare un’idea vaga di
democrazia,
almeno fino a quando una legge sui partiti non ci
avrà obbligato
a praticare la democrazia senza padroni.
O no?
Severo Laleo
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