Solo qualche anno fa, a leggere un articolo in Repubblica di Dario Cresto-Dina,
Veronica Lario, confidandosi con un’amica, si domandava:
“In che paese viviamo….Ho cercato di aiutare mio marito,
ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto,
come si farebbe con una persona che non sta bene.
È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata.
Adesso dico basta".
Parole d’amore solidale.
Nessun altro, almeno pubblicamente, ha rivelato tanta empatia.
Ma ora sappiamo, grazie alle intercettazioni, in che paese,
anche secondo l’ex- marito di Veronica Lario, viviamo.
E sappiamo quanto “caro” sia (stato) l’amore dei suoi amici. E quali amici.
E ancora non sappiamo quanto serio, intelligente, disinteressato
sia (stato) il servizio amico di consigliere del suo fedele sottosegretario,
il gentiluomo Gianni Letta.
Forse, alla fine, nel mondo di SB, ha vinto solo il denaro,
con la violenta fame dell’oro, con l’irresistibile corsa al successo d’immagine.
In una parola il danarismo avvilente.
Con il solo possibile risultato, appunto: l’avvilimento della persona.
E di un Paese.
O no?
Severo Laleo
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