mercoledì 18 dicembre 2013

Ancora gentile la rabbia dei forconi … alla Coop



E’ tempo di dolciumi d’ogni regione alla Coop. In bella mostra.
Per forza, è Natale e nasce Gesù. Bontà per tutti. E tutto torna.
Ma al banco del pesce voci agitate e aspre scivolano tra alici pazienti 
e ignari naselli.
So’ quattro mesi, signora … il mio capo è sempre senza soldi 
e non mi paga … quattro mesi … non so più come tirare avanti …
Una pausa. Un silenzio di solidarietà e, d’improvviso, da una sciarpa rossa, 
s’ode, in un crescendo coinvolgente:
La capisco signora … la capisco … mio marito proprio ieri 
ha perso il lavoro, dopo dodici anni … l’azienda  ha chiuso
i battenti … e buonanotte … ha capito come si fa? E abbiamo tre figli 
da crescere … e se perdo il lavoro anch’io è la fine … signora … 
ma io vado a Roma e li prendo a uno a uno a quelli là …”.
Altra pausa. Ancora silenzio di solidarietà, e un riflettere
di comprensione dell’intero banco del pesce.
Triste anche una cernia.

E arriva al banco del pesce, ancora tra le mani, attento a leggere l’etichetta, 
una  bottiglia di spumante, di quelle da adagiare con attenzione nel carrello, 
il soave signor Rocco e augura, sorridendo e potente, a tutti: 
Buone feste”.
La signora dalla sciarpa rossa, con la busta del pesce tra le dita,
si gira sulla sua destra, lenta e taciturna squadra quell’allegra
figura maschile dalla testa ai piedi, lascia cadere la busta
nel carrello, fa la sua piccola manovra di  retromarcia di posizionamento, 
ingrana la prima, s’avvia, s’avanza d’un passo,
si ferma, torna a girarsi, e
Grazie! Faccia almeno lei buone feste”.
….
Forse una soluzione è in arrivo. I nostri leader sono già al lavoro 
per un nuovo finanziamento ai partiti e una nuova legge elettorale. 
Per la serenità di tutti, a Natale.
O no?

Severo Laleo

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