venerdì 10 ottobre 2014

L’appello dei Cento tra cipiglio e semplificazione fiscale





L’appello dei Cento, sulle pagine del Corriere, tra imprenditori 
e altri “semplici italiani”, non è tanto importante in sé e per sé
almeno dopo il 41%, vale a dire, non è tanto importante 
per il suo sostegno a “Matteo Renzi”, alla sua persona espressamente
(il titolo dell’appello è  chiarissimo: “Noi sosteniamo Matteo Renzi
e pare voglian dire  “Renzi e basta!” ), quanto per la qualità
del discorso politico a base dell’appello/sostegno.

Si legga insieme: “Matteo Renzi”  è da sostenere perché
ha “creato” un governo “con la decisione e il cipiglio
di una volontà giovanile che non cerca sconti né per sé
né per le scelte da affrontare”.
E questa sua “decisione” e questo suo “cipiglio” meritano
l’appoggio dei cittadini che si identificano con la sua volontà
di non mollare, di battersi e di cercare un futuro per l’Italia
e per i suoi giovani”.
Ma l’intenzione del “piccolo gesto” pubblico dell'appello
serve anche a “rompere il muro di silenzio (muro di silenzio? 
pare un po’ un’esagerazione) che ha avvolto il Presidente del Consiglio
dopo i duri attacchi di questi giorni”. Proprio così.

In altre parole
Renzi è da sostenere perché ha “decisione e cipiglio*”
Renzi merita appoggio perché si batte e “non molla
Renzi “cerca” un futuro per l’Italia
Renzi è avvolto da un “muro di silenzio

Indubbiamente, sul piano politico, è un appello nuovissimo,
mai sentito prima durante tutti gli anni di storia repubblicana.
Ed è un segno dei tempi, nel bene e nel male.
Se non esistono altre segrete ragioni, si può concludere:
in Italia, grazie al “cipiglio” e alla volontà di “non mollare,
insieme all’impegno a “cercare” un futuro, anche un socialista 
europeo, quale Renzi è, gode di un appoggio senza condizioni 
presso Cento imprenditori e “semplici cittadini”.
E’ un successo straordinario. E si spera non intempestivo.
Perché il nostro Presidente del Consiglio ha già twittato
il prossimo impegno per il futuro: la semplificazione fiscale.
E poiché è un socialista europeo, un leader forte del PSE,
è facile prevedere, sarà impegnato non solo a dare “un giro di vite
per gli imbroglioni del fisco”, e a inasprire i controlli,
e qui dovrà dare l'esempio, sui paradisi fiscali, ma saprà anche
indirizzare il suo governo a realizzare, attraverso la leva fiscale, 
finalmente la giustizia sociale, ridistribuendo,
con più equità rispetto a oggi, la ricchezza per non lasciare
indietro nessuno”. Anzi bisogna pure recuperare,
sia perché chi era indietro è stato, almeno finora,
respinto ancora più indietro; sia perché chi dall'Italia 
si  è rifugiato all'estero per non pagare le tasse nel proprio Paese 
non sia elogiato fino a rappresentare un esempio.
Solo allora i Cento, da patrioti responsabili, quando saranno
chiamati a dare un più equo e sostanzioso contributo
fiscale per il bene comune, e a ridurre con più giustizia
la forbice tra chi ha e chi non ha, vestiranno l'appello 
di un più concreto e tangibile consenso, oltre la persona.
Altrimenti l’appoggio incondizionato al cipiglio di oggi
è solo un abbaglio.

O no?
Severo Laleo 


*In verità il cipiglio di Renzi non è un cipiglio all’antica, non è mai torvo,
severo o corrucciato, al contrario, è un nuovo cipiglio, è sempre ilare
e sorridente anche quando minaccia e spiana.

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