Pare abbia dichiarato la Ministra Giannini:
"Mi
hanno insultata, parolacce irripetibili. Non mi hanno permesso
di parlare, in
un luogo pensato per discutere: una Festa dell'Unità. Erano disinteressati ad
ascoltare quello che avevo da dire.
Come li vuole chiamare, quei cinquanta di
Bologna. Squadristi. Insegno
linguistica da tempo e non trovo altro termine. Sono stata aggredita da
cinquanta squadristi. Vivaddio, solo
verbalmente".
D’accordo, gli insulti sono
inammissibili. Sempre.
Ma la Ministra sbaglia. E di grosso. Insegnerà pur linguistica
da tempo, ma non certo usa a proposito la
lingua italiana,
se chiama “squadristi” i partecipanti a una contestazione rumorosa,
a base di pentolame, con tante donne,
qualcuna con bimbo
in braccio, e alla presenza della stampa
e sotto la vigilanza
di un apparato di sicurezza.
Ma via, un po’ di serietà! Anche nel
vocabolario!
O no?
Severo Laleo
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