Caro Scapece,
Bene, mi è capitato, e non ricordo come e perché, di imbattermi nel titolo di un libro per me attraente: "Enciclopedia della donna. Aggiornamento", di Valeria Parrella e subito ho cercato di controllare su Mlol Reader se fosse disponibile per il prestito: detto, fatto! L'ho trovato e l'ho preso. Ora, nella mia mente c'era il sito "Enciclopedia delle donne", dove si pubblicano le biografie di donne più o meno note/famose le quali hanno avuto un ruolo nella cultura dei diversi paesi del mondo, e ho creduto utile, senza troppi distinguo, e confondendo singolare con plurale, leggere l'Aggiornamento di Valeria Perrella, persona, Valeria, tra l'altro, per quanto poco sappia di lei, per me autorevole e "preziosa". E chissà perché ho immaginato un Aggiornamento sul femminismo, e tu sai quanto io consideri il femminismo (anzi i femminismi) la più grande e ultima e definitiva rivoluzione culturale necessaria per cambiare il mondo, anche a livello di istituzioni politiche e di governo. Per ora, purtroppo, in questa direzione si registrano solo parziali cambiamenti e a volte sono, questi cambiamenti, presidiati da avamposti ancora maschilisti. Ma questo è un altro discorso.
Ebbene l'aggiornamento riguardava tutt'altro: la vita di sesso di Amanda e dei suoi (si fa per dire!) cento (?), più o meno, uomini.
Hai capito? Ma non ho abbandonato la lettura, anzi, catturato dal vortice delle parole/fatti (ci sa fare Parrella!), ho proseguito fino alla fine con una sola interruzione.
In realtà credo si sia divertita molto Parrella (lo sai, è nata nel '74, ha l'età di mia figlia!) a scrivere di Amanda: non si tratta di una storia a tutto tondo, non si tratta di tentare di capire il mondo, non si tratta di sostenere tesi a tutti i costi, si tratta solo di un libero esercizio di scrittura, a volte affascinante e coinvolgente, a volte un po' tirato a forza, ma mai stanco o "aquitrinoso". Purtroppo il racconto appare, anche nella sua struttura, un percorso senza meta con rapidi spostamenti nel gioco del desiderio/sesso; infine sembra un inno alla libertà di movimento, nell'inseguire il desiderio: Amanda è sempre in giro, non si ferma, ruota dappertutto, senza bagaglio, anche se a volte, forse solo per distrarsi, riflette e intuisce, nel provvisorio perenne, altro da sé. E sembra sostare. E allora ogni cosa cade e tutto finisce. Eppure sente il bisogno di parlare di libertà profonda, a prescindere da ogni altro discorso/aspetto, alle sue giovani allieve, prede in continuazione di altre enciclopedie per le donne. Anche Amanda è una femminista, lucida. A modo suo!
Stammi bene, amico mio!
Severo