martedì 11 luglio 2023

Istituzioni sguaiate 4: il ministro Nordio

 



Dichiara pressappoco il ministro Nordio: "La politica deve smettere
di inchinarsi ai magistrati... per 25 anni il Parlamento ha rinunciato
al suo ruolo.” Proprio così!
Ma dove ha vissuto il ministro Nordio in questi 25/30 anni?
Non si è accorto che una parte del Parlamento, la sua,
ha votato leggi ad personam in continuazione per impedire
ai magistrati di svolgere il loro lavoro nell'interesse
non di Uno, ma solo della democrazia e della Costituzione?
(Nel web esistono gli elenchi di queste leggi, anno per anno, tanto
per dare un’idea a chi dimentica!)
E non si è accorto che il Parlamento, nel 2011, durante questo 25ennio,
è sprofondato nel baratro della vergogna,
quando la sua parte, la destra, in Parlamento
ha votato “Ruby, nipote di Mubarak”, sempre per salvare l'Uno?
E salvare da chi? Dai magistrati, anzi, meglio, da quel cancro della Repubblica
che sono i magistrati: non ricorda più il ministro?
Un voto inconcepibile in nessun altro paese civile e democratico!
Al contrario, quanti e quali sono gli “inchinidel Parlamento ai magistrati?
A volte le sguaiataggini pretendono di avere il volto dell'apparenza
argomentativa, ma in realtà sono ineleganti sfumature discorsive
per nascondere una faccia tosta ingiustificabile.
E restano comunque sguaiataggini pur in assenza di plateali volgarità.
Forse a breve anche il ministro Nordio capirà di aver accolto,
senza il necessario controllo della misura nel suo ruolo,
un'ideologia, sul punto, malsana e funesta per la democrazia: da fuggire!
E destinata presto a fallire.
O no?
Severo Laleo


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