Oggi abbiamo assistito, nell’assemblea del
M5S, alla nascita
di un nuovo modo, inimmaginabile, di “presentare”
la politica
e di “presentarsi” in politica.
Spontaneo, vero, avvolto, a tratti, in un’emozione
non adulta ,
attento ai problemi, lontanissimo dalla
prosa e dai riti di partito,
determinato a realizzare le proposte del
programma,
con una voglia di agire disinteressata.
E’ vero, è solo un inizio, ma godiamocelo,
finalmente!
Eppure alla conferenza stampa dei
capigruppo, Crimi e Lombardi
(prima reale “materializzazione”, per
fortuna, di nomi nuovi nel M5S),
complice una stampa. e un modo di scrivere
la politica, maledettamente
chiusi nel gioco di formule del passato,
senza volere, credo,
cedono al politichese e, per questo,
diventano incomprensibili e ostici
al proprio elettorato, in attesa e pronto ormai per un’agenda
nuova di Governo, nel significato urgente
del termine:
le cose da fare subito, ora, senza perdere
una vincente occasione.
L’operaio di Ischitella, un paese del bel Gargano,
in Puglia
(è solo grazie alla sua rabbia se non ho
mai demonizzato il M5S),
è in attesa del reddito minimo garantito,
non riesce proprio a capire,
da lavoratore, tra precarietà e lavoro
nero, perché, avendo ora
“il
coltello dalla parte del manico” –è proprio il caso di ripetere la sua
espressione-
come il M5S possa lasciar cadere quest’occasione perdendosi
in “chiacchiere
morte” (altra sua espressione).
E’ vero, chiacchiere morte, se si torna a
parlare di governo tecnico,
di Monti bis addirittura, di governo dei
partiti, e, dulcis in fundo,
di norma antiScilipoti. Che lingua è?
Care persone del M5S , attente, Roma è la Capitale, e ha un suo fascino,
e spesso, complice, regge il “moccolo”. Attente.
Perciò tornate alle parole dell’assemblea,
ai problemi reali, ascoltate
in Parlamento Bersani, con l’attenzione propria di chi non ne può più,
e se s’impegna a realizzare, voi
determinanti, provvedimenti in grado
di cambiare questo Paese, e soprattutto se anch’egli
s’impegna ad ascoltare
le giuste vostre richieste, votate pure la
fiducia (la semplicità della verità
è sempre rivoluzionaria, la vostra stessa
esperienza sia a voi di lezione),
senza problemi. Perché la fiducia non è per
sempre. E Bersani è un signore.
O no?
Severo Laleo
P.S. Non eclissi la politica la vita delle
persone: condoglianze a Grillo.
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