Streaming M5S. E' in corso, almeno per genuinità d'organizzazione,
un'assemblea di istituto, seria e molto
ordinata. Con applausi per tutti.
Assenti i fischi e i rumori. E anche le
battute e i sorrisi. Molta emozione.
Un nuovo modo di "presentare" la
politica e di "presentarsi" in politica.
E' una riedizione di un '68 più
pragmatico, e per questo forse davvero
rivoluzionario. Tutti vogliono risolvere
un problema. Tutti.
Davanti a noi la generazione prole delle
persone del '68 e educata
nella scuola rovinata -direbbe Gelmini- da docenti del '68.
Proprio ora una deputata parla di
"diritto di imparare".
C'è anche don Milani, dunque. E tanta esperienza di lavori di
"accoglienza".
Semplifico ancora: queste persone, generazione prole
di persone del '68,
educate nella scuola dei docenti, donne e
uomini, sessantottini,
è una generazione di persone attente ai
diritti e alla libertà,
con una dignità naturale e spontanea; e
azzardo: queste persone,
anche se Grillo, perdendo la testa, decidesse di far votare
per "Ruby nipote di Mubarack",
queste persone, ripeto, saprebbero
quale bottone schiacciare in piena libertà
di coscienza.
E questo è per me una garanzia di
democrazia. Grazie.
Solo una raccomandazione: la democrazia è
dialogo paziente,
continuo e faticoso ed è tanto più
importante quando si è consapevoli
di aver come guida l'interesse generale.
Ed ecco i paradossi.
Berlusconi,
l’imprenditore liberale, con il suo Popolo della Libertà,
ha portato
(purtroppo così va in Italia) in Parlamento
persone prontamente disponibili a votare il
falso evidente,
in nome di un’interessata lealtà … a
delinquere;
Grillo,
il comico guru, con il suo Movimento 5 Stelle,
ha
portato (per fortuna ancora così va in Italia) in Parlamento
persone esclusivamente disponibili a
risolvere problemi,
in nome di un interesse generale per una
rivoluzione morale.
O no?
Severo Laleo
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