lunedì 10 marzo 2014

Energie nuove



Oggi davvero è in mano alle donne, dall’alto del Parlamento,
una battaglia seria, profonda per l’estensione della democrazia.
Estensione della democrazia. Per tutti e tutte.
Il problema dei problemi.
Se le donne vinceranno (e spero tanto) la battaglia per la parità 
(principio “naturale”), dimostreranno non solo la pochezza politica,
la miopia politica, l’interesse “privato” 
in legge elettorale, di un accordo tra due “uomini”, più un terzo
(Renzi, Berlusconi, Alfano), ma  romperanno anche (e spero tanto), 
senza timori, un accordo tra uomini per definizione intoccabile.
E questa rottura, questo rovesciamento, potrebbe liberare
energie nuove.
Anzi se ora la lotta è solo nell’alto del Parlamento per la parità
di rappresentanza uomo/donna, domani, magari anche
con la rottura del fronte oggi unitario e trasversale delle donne, dovrà essere 
nelle Piazze, dal basso, la lotta per la rappresentanza generale … 
in altre parole per il proporzionale.

Eppure bisogna preoccuparsi molto del silenzio
della “nuova sinistra unita”, unita grazie a Tsipras,
sulla questione fondamentale della democrazia: l’uguaglianza
del voto e la reale rappresentanza della “vita” nel Parlamento. 
Perché non si organizza, sull’esempio delle donne in Parlamento, 
una protesta/lotta forte nelle mille Piazze dove la “nuova sinistra unita” 
è presente, in contemporanea, magari una lotta continua
per qualche giorno?
Non si capisce tanta inerzia ... Dov’è la sinistra?
Nelle dichiarazioni?
Forse esiste un altro modo di intervenire nel dibattito politico
in tempi di presenza di leader decisionisti.
E’ dal profondo basso. Insieme.
O no?

Severo Laleo

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