sabato 23 luglio 2016

Oltre il monocratismo: se non ora, quando?


  
"Possiamo affermare con sicurezza che la conoscenza che gli uomini 
possono raggiungere delle donne, persino di quello che sono state 
e sono attualmente, senza pretendere di giudicare cosa potrebbero essere 
in futuro, è miseramente imperfetta e superficiale, e sarà sempre tale, 
fino a quando le donne in prima persona non avranno detto 
tutto quello che hanno da dire."
John Stuart Mill, Sulla servitù delle donne (1869).                                                      


In questi tempi tragici di violenze, di terrore, di ritorno al dominio 
di Capi senza più misura, di ritorno all'eliminazione dell'Altro
per risolvere conflitti,
con la presenza statisticamente dominante 
di Maschi in aggressioni oltre ogni limite,
serve, anche da parte delle donne di ogni cultura, 
in prima persona,
al di là del semplice sostituirsi agli uomini nelle sedi di Governo,
a struttura invariata, una critica severa, definitiva,
alla diffusa struttura monocratica del Potere Maschile,
qualunque sia la sede dove esso si eserciti.  

Chissà, forse una struttura pubblica duale, un uomo e una donna,
a guida di un Paese, almeno nel laico Occidente,
potrebbe contenere la logica dell’eterno gioco al massacro 
dei tanti Maschi Furiosi.
E dare, in altri contesti, la parola alle donne
per tutto quello che hanno da dire
contro ogni autoritarismo.
La lotta contro il massacrarsi attraversa la libertà di tutte le donne.


O no?
Severo Laleo