domenica 28 febbraio 2016

Un’idea di Politica nel vuoto volgare dell’oggi




Il 28 febbraio 1986, a Stoccolma,  fu assassinato Olof Palme,
Primo Ministro della Svezia  e leader del Partito Socialdemocratico Svedese. 
Ancora ignoto il colpevole. 
E quindi forse noto!

Le parole sue di seguito mostrano chiara la differenza, abissale,
nel servizio alla Politica,
tra il Vuoto dell'oggi, spesso volgare e arrogante,
tutto dominato da un'idea di Potere,
semplicistica e senza vigore sociale,
e il suo Progetto di Riforma Democratica, tutto fondato,
a prescindere dalle forme dell'agire politico,
sulla solidarietà sociale con il suo potere di empatia.
Qull'empatia oggi indicibile e spesso trasformata in omaggio.
O no?

Ecco le parole di Palme:  
"La mia fondamentale conclusione è la seguente: 
dobbiamo adoperarci per vivere in una comunità 
in cui la solidarietà sociale abbracci tutti i suoi membri 
con un potere di empatia in cui ognuno si fa carico 
della qualità della vita degli altri 
con un sentimento di responsabilità e di partecipazione 
che supera gli egoismi individuali. 
Una società, cioè, in cui non c'è un "loro" e un "noi" ma c'è solo un "noi". 
Questa è l'idea di base di una riforma democratica della politica 
che può trovare un equilibrio tra la giustizia sociale e la libertà individuale".
(Aldo GarziaOlof Palme Vita e assassinio di un socialista europeo, 2007).

P.S.
Trovo oggi, 3 Marzo, in un post di Papandreu su HP, altre illuminati parole 
di Palme a proposito di migranti. Parole d'obbligo per questo Blog, 
in quanto sembrano fissare, una volta per tutte,
un "limite" insormontabile all'egoismo vile di un'Europa 
oggi smarrita, perduta, senz'anima di fronte alla disperazione 
dei nuovi perseguitati della Terra.
Ecco le parole di Palme nella citazione di Papandreu:
"Non dimenticate che quando apriamo le braccia ai perseguitati della Terra, 
non solo creiamo legami d'amicizia permanenti, 
non solo arricchiamo la nostra cultura, 
ma contribuiamo a cambiare le sorti di questi paesi 
che vivono sotto i regimi autoritari".