giovedì 29 febbraio 2024

Il Male, la Parola, il Tempo...e la Pace

 Se, a sentir diffusa opinione, Putin

e non la Russia, è il "male assoluto", 

perché non si tenta, 

anche per il principio di proporzionalità, 

semplicemente di contenere, 

anche con calcolati accordi, 

questo "male" nei suoi sussulti 

per un po' di tempo 

almeno fino al suo scomparire? 

Dieci anni? 

E non si possono investire dieci anni,

non in corsa a nuovi armamenti,

ma in diplomazia della "parola

senza annegare il mondo 

in una guerra senza limiti e catastrofica?

La ricerca della Pace 

deve avere sguardo lungo, 

deve programmare un viaggio senza incidenti.

O no?

Severo Laleo

martedì 27 febbraio 2024

Il gran capocomico, gli epigoni e la politica

 Quis fuit...qui primus...

Sì, il primo è stato Berlusconi: riuscì, con la sua foga commerciale/manipolatoria, a combattere il  "teatrino della politica", a suo dire, proprio inventando, abilmente, la figura del politico/statista "capocomico", con un linguaggio, quando non violento, almeno di sorriso/garbo tra il sincero e l'affettato, ma per i più divertente, da barzellettiere.

Ora i suoi "figli" e la sua "figlia", diventati/a statisti, nel tentativo di imitare il gran capocomico, hanno riversato nel discorso politico l'arroganza oltre il limite, e la volgarità nell'aggressione dell'avversario, e la sguaiataggine dell'approssimazione, e infine le movenze gestuali e sonore dell'avanspettacolo.

Eppure, se il popolo non è semplicemente un plaudente spettatore, presto, forse, tornerà la Politica (e si spera, anche per gli Usa!).

O no?

Severo Laleo

domenica 25 febbraio 2024

Otto miliardi: dalla vita/pace alla morte/guerra

 Ma è vero che questo governo ha intenzione di spendere otto miliardi, otto miliardi, sia pure in più anni, per l'acquisto di carri armati con l'intento conseguenziale di incrementare gli orrori nei campi di battaglia? È vero? Otto miliardi?


Se è vero, è un'offesa a tutte le persone povere del nostro paese; con otto miliardi si sarebbe garantita la possibilità a persone in gravi difficoltà economiche di percepire un reddito per una vita dignitosa. 

Eppure quel reddito, una volta di cittadinanza, è stato subito strappato, con ideologico furore, alle persone in difficoltà per dare ora ai carri armati da guerra una continuità di morte.


La mente e il cuore si ribellano, non riescono a concepire tanta insipienza politica o tanta arroganza di forza.

Non è possibile negare miliardi alla vita per sperperarli nella morte. I carri armati restano sempre macchine di morte, 

anche in difesa.

Se un reddito di vita/cittadinanza è  strumento di sollievo nell'esistenza delle persone povere, l'acquisto di carri armati diventa comunque strumento di diffusione di morte. 


Scegliendo di spendere per armi,

continuando a dare una direzione bellico/militare al nostro bilancio, si rischia di non rispettare la Costituzione nel suo profondo impianto valoriale di pace dell'art. 11.

Se avesse l'Italia investito otto miliardi nel sostenere con mezzi adeguati la diplomazia per la pace, tante/i avrebbero compreso l'utilità corretta dell'impegno economico, perché investire nella pace, specializzandosi l'Italia come un paese di costruttori di pace, significa senza dubbio investire nella vita; con i carri armati si contribuisce solo ed esclusivamente a incrementare la morte.


Forse è ora per questo governo, un governo senza ragioni convinto della necessità di dotarsi di armi, di correre a nascondersi per questa scelta insensata di morte.

O no?

Severo Laleo

giovedì 22 febbraio 2024

Monocratismo vs bicratismo

 Leggo questo titolo/sommario su Domani:

Tutti maschi. Nei ministeri il potere decisionale è nelle mani degli uomini.

Il 58,8 per cento della pubblica amministrazione è formato da donne, pari a 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Solo il 33,8 per cento però riveste un ruolo apicale. E nei dicasteri, tra i dirigenti e i capi dipartimento, sono una sparuta minoranza.


Tutto vero. E non se ne esce con le denunce, con le raccomandazioni, con l'obbligo di quote.


Sono necessarie riforme istituzionali capaci di trasformare nel profondo, e per sempre, il dualismo uomini/donne.

Fino a quando i "ruoli apicali", i capi, per usare una parola purtroppo acriticamente diffusa alla nostra cultura politica, saranno sempre dei "monocrati", continuerà a prevalere un potere sostanzialmente maschilista, a struttura di dominio, anche se all'apice c'è una donna.

Il monocratismo nelle istituzioni (e non solo) è l'esito storico del potere dominante maschile/patriarcale, non è una condizione "naturale".

Se si vuole combattere il "tutti maschi" bisogna sostituire il monocratismo con il bicratismo. 

O no?

Severo Laleo

domenica 18 febbraio 2024

Le scarpe dorate di Trump e la fine politica dei "venditori"

 Su ilfattoquotidiano.it si legge questo sommario, a didascalia del video di Trump nel sublime suo atto di presentazione, al suo pubblico, di scarpe dorate:

"Trump presenta le sue scarpe dorate davanti alla folla in delirio, tra cori di sostegno, insulti a Biden e ululati di disapprovazione".

Povera America, con tutte le sue contraddizioni. Ma più povera, se ancora molte persone riescono a "seguire", delirando nelle nuove scarpe, Trump, soprattutto dopo la condanna per frode negli affari.

Eppure a suo modo il mondo riserva sempre delle (belle) sorprese: dopo aver visto le scalate ai vertici delle istituzioni politiche della genìa dei "venditori", d'ogni tipo di merce, manipolazione delle parole inclusa, oggi, non saprei dire se per la prima volta, assistiamo, con Trump, al ritorno alle "vendite", e di oggetti o, in altri casi, di chiacchiere, da parte di questi piazzisti/statisti; forse, se quegli "ululati di disapprovazione" sono davvero il segno di un nascente e convinto impegno civile, questo nero ciclo fraudolento della politica è sul punto di chiudersi definitivamente. 

O no?

Severo Laleo

giovedì 15 febbraio 2024

Marco Damilano, Cutro e l'impegno civile

 L'aver ascoltato questa sera in TV 

Marco Damilano sulla tragedia di Cutro, 

pur al di là delle importanti notizie 

presenti nel suo  servizio, 

ha regalato, soprattutto a chi abbia voglia 

di capire, in un paese di "impauriti", 

il respiro dell'impegno etico e civile, 

per fortuna non completamente perduto.

 Anzi, nel suo caso, dichiarato 

nella sua continuità. 

Bravo Damilano!

Cutro, se griderà la verità, cambierà

davvero il nostro Paese, 

più di ogni altra azione/iniziativa politica. 

Forse basterà solo aspettare pazienti.

O no?

Severo Laleo

mercoledì 14 febbraio 2024

Se l'Altro non sei tu, è la fine: violenza vs parola

 Se chiedi il cessate il fuoco a Gaza,

ti danno dell'antisemita

(svuotando così di tutto l'orrore

 l'antisemitismo),


se chiedi di garantire aiuti a Gaza,

ti dicono di sostenere i terroristi

(confondendo così le parti e le persone),


se chiedi trattative di pace,

ti schieri con chi vuole impedire a Israele 

di difendersi

(negando così in sé il senso di "pace"),


eppure è semplice:

in verità si chiede solo di rinunciare 

alle armi della violenza,

con il seguito di morte e distruzione,

e di sperimentare/esercitare

sempre dovunque comunque

l'arte umana della parola.

O no?

P.S. Forse l'ampio, il troppo ampio, potere nelle mani dei "maschi", di ogni parte, spessissimo impazienti e muti di "parola", non aiuta.


venerdì 2 febbraio 2024

"Funzionari" lungimiranti vs miserando "potere politico"

 Se la "marcia" del 6 Gennaio 2021 di Trump su Capitol Hill non ha sovvertito il risultato elettorale è stato anche, e forse soprattutto, grazie a onesti "funzionari" (Deep State?), costituzionalmente corretti e leali, e di entrambe le parti politiche, a ogni livello, dai "dirigenti" responsabili della regolarità del conteggio dei voti, alle "guardie" a tutela dell'integrità del Congresso. In sintesi, il gruppo di potere, devoto (per personali profitti) al grande "capo", ha tentato, con tutti i suoi strumenti di prepotenza, di stravolgere il risultato elettorale, ma ha incontrato, è pur vero, un altro gruppo di "funzionari servitori" pronti a lasciar solo il "capo" se questi si pone contro la "legge".

E questo è già successo a difesa dell'attuale livello/stato (ancora imperfetto, e molto) di democrazia presente in occidente. Ecco, i "funzionari" hanno espresso della democrazia una visione lungimirante rispetto alla visione proprietaria del potere di un "capo".

Oggi si viene a sapere di un documento sottoscritto da oltre 800, tra diplomatici e funzionari americani ed europei, un documento definito "transatlantico" - riporto quasi integralmente dal quotidiano "Domani"- in cui si accusa "Israele di «gravi violazioni del diritto internazionale» nella risposta militare nella Striscia di Gaza all'attacco di Hamas del 7 ottobre. I funzionari chiedono ai loro governi una reazione più decisa. Altrimenti, riporta la Bbc che ha ottenuto il testo, c'è «il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo»: fino, potenzialmente, a scenari di «pulizia etnica e genocidio».

Se negli Usa i "funzionari statali", avendo interiorizzato i valori costituzionali, hanno difeso la democrazia, oggi i "funzionari transatlantici', avendo interiorizzato i valori della Dichiarazione universale dei diritti umani (e non solo), si espongono, con onestà e coraggio, a difesa della dignità umana, sia per evitare la catastrofe del genocidio, sia per tenere sempre aperto un varco all'(inevitabile?) processo di civilizzazione dell'umanità.

O no?

Severo Laleo