È un momento buio per la storia dell'umanità. Un momento buio sì, ma può essere superato soltanto esercitando, noi, persone libere, non condizionate dalla propaganda populista e nazionalista, tutta la diffidenza verso quei governanti antidemocratici e inclini alla guerra.
Bisogna dirsi con forza che esiste ancora il potere del voto per determinare scelte diverse.
Sono due i pericoli fondamentali da respingere grazie al potere del voto.
È da respingere innanzitutto l'attacco alle regole per il buon funzionamento della democrazia in occidente. Guardiamo ad esempio a cosa succede alla democrazia in Usa. Volano parole grosse da parte di Trump e dei suoi seguaci. L'attacco sconsiderato (e ingannevole) al sistema giudiziario, dopo la condanna dell'ex presidente espressa da una "giuria di persone comuni", è una novità assoluta. Non si ha più vergogna di citare il termine "dittatura", sia pure per un giorno, al fine di perseguire domani, anche violentemente, gli avversari politici di ora, né si ha più vergogna di far riferimento al Reich di Hitler. E non si ha nemmeno vergogna/timore di sollecitare di nuovo le violenze tra le "razze", sì, proprio così tra le razze! E i dittatori, e aspiranti tali, si riconoscono tra loro: Putin, e non gli pare vero, si congratula con Trump per il suo attacco all'indipendenza della magistratura, cioè a uno dei pilastri fondamentali per il buon funzionamento della democrazia; Putin non vede l'ora di poter trattare con gli Stati Uniti, d'accordo con un suo omologo "capo forte", cioè dall'alto di un potere intoccabile.
È da respingere poi, in Europa, l'attacco, da parte del fronte della guerra, alla diplomazia della pace nata dopo la seconda guerra mondiale. L'Europa unita stessa nasce proprio dall'impegno a evitare le guerre e aprire un periodo di pace continua. Ora, al contrario, non si fa altro che rendere possibile, con parole e atti, il ricorso alle armi.
Il destino dell'umanità, mai come questa volta, non è più nelle mani degli incompetenti/incontinenti "capi", o aspiranti tali, ma è nelle mani ragionevoli, assennate e miti di tantissime persone semplici, che sanno che la democrazia è un bene prezioso da difendere, ampliare, estendere. L'appello dei/delle sopravvissuti/e alla Shoah è da accogliere in pieno, perché invita a esercitare il diritto/dovere di voto contro le guerre e contro le derive autoritarie.
Un secolo fa, più o meno, i "capi", Hitler e Mussolini, ispiratori di violenze senza scrupoli contro gli avversari politici, ebbero in pugno, grazie anche a una una retorica nazionalista e razzista, e al voto di una parte delle persone, intere masse di popolazioni, fino al punto di farsi dittatori acclamati in pubblico.
Oggi, dopo anni di sperimentazione democratica, le persone sono più avvertite, e hanno la libertà/facoltà di indirizzare le classi dirigenti verso pace e democrazia, anche se resistono aspiranti capi pronti a immaginare nuovi possibili periodi di "dittatura".
Per questo il mio voto andrà a chi nei partiti e con i partiti si impegna a estendere la democrazia e a rifiutare la guerra.
Severo Laleo
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