Il
28 febbraio 1986, a Stoccolma, fu
assassinato Olof Palme,
Primo
Ministro della Svezia e leader del Partito
Socialdemocratico Svedese.
Ancora ignoto il colpevole.
E quindi forse noto!
Le parole sue di seguito mostrano chiara la differenza, abissale,
nel servizio alla Politica,
tra il Vuoto dell'oggi, spesso volgare e arrogante,
tutto dominato da un'idea di Potere,
semplicistica e senza vigore sociale,
e il suo Progetto di Riforma Democratica, tutto fondato,
a prescindere dalle forme dell'agire politico,
sulla solidarietà sociale con il suo potere di empatia.
Qull'empatia oggi indicibile e spesso trasformata in omaggio.
O no?
Ecco le parole di Palme:
"La
mia fondamentale conclusione è la seguente:
dobbiamo
adoperarci per vivere in una comunità
in
cui la solidarietà sociale abbracci tutti i suoi membri
con
un potere di empatia in cui ognuno si fa carico
della
qualità della vita degli altri
con
un sentimento di responsabilità e di partecipazione
che
supera gli egoismi individuali.
Una
società, cioè, in cui non c'è un "loro" e un "noi" ma c'è
solo un "noi".
Questa
è l'idea di base di una riforma democratica della politica
che
può trovare un equilibrio tra la giustizia sociale e la libertà
individuale".
(Aldo Garzia, Olof Palme Vita e assassinio di un socialista
europeo, 2007).
P.S.
Trovo oggi, 3 Marzo, in un post di Papandreu su HP, altre illuminati parole
di Palme a proposito di migranti. Parole d'obbligo per questo Blog,
in quanto sembrano fissare, una volta per tutte,
un "limite" insormontabile all'egoismo vile di un'Europa
oggi smarrita, perduta, senz'anima di fronte alla disperazione
dei nuovi perseguitati della Terra.
Ecco le parole di Palme nella citazione di Papandreu:
"Non dimenticate che quando apriamo le braccia ai perseguitati della Terra,
non solo creiamo legami d'amicizia permanenti,
non solo arricchiamo la nostra cultura,
ma contribuiamo a cambiare le sorti di questi paesi
che vivono sotto i regimi autoritari".
P.S.
Trovo oggi, 3 Marzo, in un post di Papandreu su HP, altre illuminati parole
di Palme a proposito di migranti. Parole d'obbligo per questo Blog,
in quanto sembrano fissare, una volta per tutte,
un "limite" insormontabile all'egoismo vile di un'Europa
oggi smarrita, perduta, senz'anima di fronte alla disperazione
dei nuovi perseguitati della Terra.
Ecco le parole di Palme nella citazione di Papandreu:
"Non dimenticate che quando apriamo le braccia ai perseguitati della Terra,
non solo creiamo legami d'amicizia permanenti,
non solo arricchiamo la nostra cultura,
ma contribuiamo a cambiare le sorti di questi paesi
che vivono sotto i regimi autoritari".
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