domenica 17 gennaio 2021

Grazie cancelliera Merkel



Stamani è apparso sull'edizione online della CNN, un articoloscritto 

da Ivana Kottasova, sulla figura politica di Angela Merkel

Un articolo pienamente condivisibile, al quale non ho il benché minimo 

titolo per aggiungere altro. 

Ma qualche riflessione personale vorrei esprimerla. 


E' vero, la Merkel, nel complesso delle sue azioni/decisioni, 

nel suo insieme, ha dato alla Politica un esempio luminoso 

di dedizione piena, in chiarezza e serietà, al servizio del bene comune, 

e non solo in riferimento alla Germania, ma anche all'Europa, 

e al mondo. E questo al di là delle visioni di società di ognuna/o. 

E mi piace credere abbia sempre rispettato una sua idea 

di "misura" e "limite" in ogni situazione: una persona, 

in una parola, mai vittima di tentazioni di hybris

Quasi un unicum nel generale panorama politico mondiale.

Gli attacchi continui ricevuti, senza argomenti e cattivi, 

soprattutto da parte dagli antieuropeisti d'Italia, dimostrano 

quanto sia ancora diffuso tra noi un antico provincialismo, 

incapace di guardare oltre il proprio confine dell'orto.


Ma da persona nata in Italia, vorrei dire grazie alla Cancelliera Merkel

perché ha insegnato, a chi ha voluto ascoltare, 

quanto sia importante il "governare" rispetto al "seguire il vento

(le parole queste di Monti), quanto sia importante il dialogare 

rispetto all'inutile sbraitare, quanto sia importante la separazione 

netta tra interessi privati e interessi comuni, specie quando si insegue 

sempre il principio dell'onestà a ogni livello.


E voglio tenere per me augurabile questa convinzione: le generazioni 

di ragazze e ragazzi, nate/i e cresciute/i durante il cancellierato 

di Angela Merkel, soprattutto se partecipi in qualche modo delle parole

e delle azioni della cancelliera, avranno nella loro vita una quota 

di cultura maschile molto limitata.

Mi è già capitato di scrivere anni fa e voglio qui ripetere: 

forse gli anni della Merkel al potere, alla fine, al di là di ogni altra 

valutazione, grazie sua alla “serietà” (viene in mente il nostro Gobetti), 

sul piano etico-politico, regaleranno alla Germania, alle nuove 

generazioni, una limpida educazione nella direzione della parità 

di genere, e quindi della democrazia del dialogo tra pari, 

più di quanto un pur sistematico progetto educativo possa offrire. 

L'esempio sarà tanto importante da incidere forse anche sulla riduzione 

della violenza maschile verso le donne.

O no?

Severo Laleo

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