Il garantismo è sempre, in ogni situazione e per ogni persona, una forma di rispetto appunto per chi attende un "giudizio" dalla legge secondo norme chiare e trasparenti e alla pari tra le parti in causa.
Ma anche il garantismo ha i suoi limiti, non semplicemente di natura etica, ma di natura costituzionale, quando il "rispetto" è da riservare a chi esercita una funzione pubblica: "disciplina" e "onore".
Chi esercita una funzione pubblica non perde il diritto a essere "garantito" nel suo percorso verso il "giudizio", ma deve rispondere alla comunità per i suoi comportamenti sul piano della "disciplina" e dell'"onore".
Ora chi nel Parlamento dimentica/trascura di considerare, nel valutare la condotta politica dei suoi membri, la "disciplina" e l'"onore" è fuori di Costituzione; e per arroganza svuota il Paese (ah, la Nazione!) dei suoi valori fondanti la comunità: avrà comunque i giorni contati.
O no?
Severo Laleo
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