mercoledì 17 luglio 2013

Il servilismo corrucciato: dagli Italiani agli Alfani


Abbiamo visto tutti, in Senato, il Ministro dell’Interno
(pur responsabile –si fa per dire!- dell’annesso Dipartimento
per le libertà civili –proprio così!- e l’immigrazione),
illustrare, incredulo e quasi offeso, con sguardo corrucciato,
e con fare minaccioso, ma solo per procura, l’informativa
della sua disinformazione (non siamo forse nell’epoca della modalità 
di evento“a sua insaputa”?).

E tornano in mente le parole, e tra qualche anno sarà trascorso,
inutilmente, un secolo, di Piero Gobetti, a proposito
di padroni e schiavi: "Né Mussolini né Vittorio Emanuele hanno virtù 
di padroni, ma gli Italiani hanno bene animo di schiavi".
E abituati a vivere, si può aggiungere, in silenzio e spensierati.

In verità, in questi nostri tempi, gli Italiani hanno più volte
indicato la strada di un cambiamento, e attraverso
una ribellione interiore e attraverso responsi elettorali,
ma, purtroppo, anche se né i Bossi, né i Berlusconi,
né qualche suo, a sinistra, scalpitante e ignaro epigono,
hanno mai avuto virtù di padroni,
rimangono comunque, sempre, gli Alfani a dimostrare
ben animo di schiavi.
E abituati a recitare, si può aggiungere, corrucciati la parte.
Senza conoscere limiti.
P.S.
Calderoli è ora indagato per diffamazione: è una buona notizia,
dà il senso di una comune consapevolezza del superamento
del limite della decenza. Forse un ventennio di arrogante volgarità 
e di servilismo corrucciato chiuderà definitivamente i battenti.

O no?

Severo Laleo

1 commento:

  1. Superficialmente abbiamo lasciato qualcun'altro far politica al posto nostro,
    superficialmente abbiamo lasciato, addirittura, che fossero loro a scegliere chi dovesse rappresentarci;
    superficialmente ci ritroviamo ministri e "derivati" che abusano di potere;
    e superficialmente politici che acquistano consensi con cattiveria (il razzismo come cattiveria è la più immediata)...
    profondamente italiano, o no?
    di quale Italia, non so!

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