mercoledì 6 agosto 2014

L’inciucio non cambia “verso” anche se avanza il “nuovo”



C’è qualcosa di sempre, di immodificabile, quindi di vecchio, quasi a “verso” 
obbligato, qualcosa di stantio muffigno, e ora persino maleodorante, 
nei ripetuti incontri tra gli statisti Renzi e Berlusconi.

E’ la costante del maschilismo puro e duro, per nulla scalfito da obblighi 
di quote rosa o da impegni per la parità di genere, strombazzate, 
queste ultime novità, a ogni piè sospinto, solo là dove la gestione del servizio 
del potere è trasparente, in qualche modo, e controllabile e aperto a tutti.
Ma, quando si tratta di combinare accordi, pur non richiesti dal “popolo”,
per il futuro assetto costituzionale dell’Italia, e magari per gli interessi elettorali 
e privati di una ditta con nome e cognome, nel più eclatante dei conflitti 
di interesse e nel più disonorevole dei contratti, se disonorevole è la fedina 
penale, la più disonorevole possibile per credibilità pubblica, di almeno 
un contraente, fedina sciacquata e pulita, a dire anche dei “nuovi” statisti, 
dal voto degli italiani, allora, proprio quando si tratta di combinare accordi, 
il cerchio si chiude, immancabilmente, intorno a pantaloni di grisaglia “classici”, 
a riga perfetta, e a blue jeans scanzonati, senza riga.
Nell'assenza totale, non registrata dalla stampa “democratica”, non contestata 
dal “democratico” Pd, dell’occhio indiscreto, e forse inaffidabile a quel livello 
di statisti, di una qualche donna. Nemmeno una Serracchiani!

E così ti capita di vedere vecchi mal vissuti, quelli comunque da rottamare
in qualsiasi altra situazione di/per propaganda, diventare padri di una Patria, 
ma, forse per vergogna, solo nel segreto di un colloquio.
Berlusconi e Letta, ultrasettantenni, già generazione da boom, 
sorretti dal “giovane” Verdini, da una parte, e la generazione “nuova” 
dei quarantenni, figli comunque del ’68, ma, per ironia della storia, 
a travolgente ambizione di potere, dall'altra: e l’Italia di sempre torna vittoriosa 
nel canto dei galli senza un minimo cambiamento.
Il dominio maschile è immarcescibile. E non cambia “verso”.
Chissà, forse un incontro, anche senza streaming, tra Rosy Bindi 
e Berlusconi non avrebbe generato sospetti di inciucio.
O no?

Severo Laleo

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